Gamerome 2018, il futuro della games industry

Dal 21 al 23 novembre tre giorni di conferenze con ospiti internazionali per approfondire scenari e tendenze della games industry.
Dal 21 al 23 novembre tre giorni di conferenze con ospiti internazionali per approfondire scenari e tendenze della games industry.

Gamerome – Rome Developers Conference è un evento internazionale dedicato agli sviluppatori di videogiochi organizzato dalla Fondazione VIGAMUS presso Link Campus University. Trattasi di una tre giorni (21-23 novembre) con ospiti internazionali per approfondire scenari e tendenze della games industry come aspetti tecnici del processo di ideazione e realizzazione di un videogioco, trend economici a livello europeo e mondiale e opportunità di carriera nel settore. Per la prima volta, Gemarome si è aperto con un seminario formativo gratuito dedicato agli applied games nei settori culturali ed educativi.

All’evento hanno parteciperanno grandi publisher provenienti da tutta Europa come Nintendo of Europe e Bandai Namco Entertainment Europe che valuteranno i titoli dei team indipendenti per la possibile pubblicazione e titoli indipendenti che, a loro volta, potranno presentarsi al pubblico, gareggiare per i Gamerome Showcase Awards e partecipare a contest europei di prestigio quali IndiePrize, con partecipazione del vincitore a Casual Connect Europe 2019, e Nordic Game Discovery Contest, con partecipazione del team vincitore come finalista alla Nordic Game Conference 2019.

Gamerome ha preso il via il 21 novembre con il seminario formativo ad accesso libero “Gaming e gamification” ideato in collaborazione con il Goethe-Institut e l’organizzazione non-profit Alternative Europee per affrontare un importante aspetto legato al gaming, l’evoluzione del concetto di videogioco dal punto di vista culturale e sociale. Successivamente si sono tenute la tavola rotonda “Fueling Game Industry with Culture” e il Playtest del progetto Labourgames. Il progetto LABOURGAMES è un progetto finanziato dal programma europeo Creative Europe ed è orientato all’innovazione e al collegamento fra il mondo del lavoro e il mondo del gioco. Attraverso l’uso intelligente dei principi del gioco, l’obiettivo è quello di facilitare gli effetti dell’apprendimento, il processo decisionale e la motivazione nel mondo del lavoro.

Nella giornata del 22 novembre ed in quella di oggi, 23 novembre, l’evento Gamerome è entrato nel vivo con gli appuntamenti presso il Centro Congressi Auditorium Aurelia di Roma. Attraverso i numerosi seminari, i dibattiti e le conferenze, questa edizione si propone di esplorare i diversi punti di vista del mercato globale dei videogiochi con il contributo di speaker internazionali provenienti sia dall’industria indie sia da quella Tripla A, con un focus sulle tematiche legate ad arte, tecnologia, sviluppo del business e nuovi trend, come diversity e pari opportunità, IA, eSport e blockchain.

La giornata del 22 novembre è stata introdotta dal keynote di David Cage che ha trattato il tema della narrazione interattiva in riferimento alla sua ultima opera, Detroit: Becoming Human. Cage è tra i più importanti autori di videogiochi al mondo, grazie anche al suo talento poliedrico. Già musicista e sceneggiatore, i suoi videogiochi sono capolavori di scrittura, musica e cinema.

Nella giornata di oggi, venerdì 23 novembre, è la volta del mentoring speciale dei team indipendenti con Tomonobu Itagaki, celebre creatore di videogiochi giapponese reso celebre dalle serie Ninja Gaiden e Dead or Alive.

Marco Accordi Rickards, Direttore Generale di Fondazione VIGAMUS, ha voluto evidenziare l’importanza di questo appuntamento.

Gamerome è un’occasione di confronto e di analisi sul settore digital entertainment ma, soprattutto, un’opportunità importante e globale di visibilità per giovani talenti; mentre il mercato europeo dei videogiochi raggiunge 1,8 miliardi di dollari nel 2017, investire nel capitale umano è fondamentale. Secondo la società di analisi Newzoo, l’Italia riflette la situazione molto positiva del segmento europeo, mediorientale e africano che arriverà a generare 28,7 milioni di dollari nel 2018, con una crescita del +8.8% l’anno. Considerando che oltre 1.000 persone sono impiegate attualmente nell’industria italiana dei videogiochi, con una media di età di 33 anni, riteniamo cruciale realizzare eventi locali ma di portata internazionale che offrano agli addetti ai lavori e ai giovani studenti che vogliono investire il proprio futuro nel settore l’occasione di aggiornarsi e stabilire rapporti professionali, con possibilità di business e nuovi progetti.

Gamerome offre opportunità di networking, mentoring, consigli e publishing grazie al sistema Pitch & Match, disponibile per i possessori dei Pass Business e Conference, pensato per unire noti veterani dei videogiochi e talenti emergenti.

I visitatori hanno l’opportunità di organizzare riunioni con sviluppatori, investitori, mentor e publisher, di conoscere le star della games industry, imparando dalle loro esperienze, e di provare i giochi del Developers Showcase con alcuni dei più interessanti titoli di sviluppatori italiani e internazionali.

Tra le aziende e istituzioni presenti: Epic Games, Commissione Europea, Crytek, Square Enix, Intel, Bandai Namco Entertainment Europe, Nintendo of Europe, Techland e Dreamhack.

Attenzione particolare è dedicata al tema delle pari opportunità. Gamerome è strettamente collegata al capitolo italiano di Women in Games, organizzazione non-profit attiva in tutta Italia che intende migliorare la diversity e le pari opportunità nell’industria italiana.

Proprio su questo punto, Micaela Romanini, Event Director di Gamerome e Vice Direttrice di Fondazione VIGAMUS, ha affermato:

Nostro obiettivo è duplicare il numero delle professioniste nel campo nei prossimi 10 anni. WIG Italy cura quattro attività fondamentali: promuovere la visibilità delle professioniste della game industry, informare le ragazze e le studentesse delle opportunità professionali offerte dall’industria dei videogiochi, costruire e potenziare le possibilità di networking, ampliare la conoscenza delle persone che agiscono nell’area della diversità di genere. È una sfida importante che non ha mai smesso di entusiasmarci nonostante ci sia ancora molto da lavorare per superare pregiudizi e preconcetti esistenti.

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