Google cede gli impianti Motorola a Flextronics

Google cederà gli impianti Motorola in Cina e Brasile a Flextronics, per dare il via a una strategia di business simile a quella che lega Apple e Foxconn.
Google cederà gli impianti Motorola in Cina e Brasile a Flextronics, per dare il via a una strategia di business simile a quella che lega Apple e Foxconn.

L’acquisizione di Motorola Mobility da parte di Google, annunciata lo scorso anno e portata a termine solo nella metà del 2012, non ha ancora dato i suoi frutti. L’investimento di 12,5 miliardi di dollari messo sul piatto da bigG non è però finalizzato esclusivamente a mettere le mani sul portfolio brevetti posseduto dal produttore dell’Illinois, ma anche alla progettazione e realizzazione di dispositivi da lanciare sul mercato. Qualcosa in questa direzione sembra muoversi, alla luce dell’accordo siglato dall’azienda di Mountain View con Flextronics.

Per chi non ne fosse a conoscenza, si tratta della seconda azienda più grande al mondo impegnata nell’assemblaggio di device tecnologici, dopo Foxconn. La società assumerà il controllo degli impianti Motorola di Tianjin (Cina) e Jaguariuna (Brasile), molto probabilmente con l’obiettivo di sfruttarli per la produzione di smartphone e tablet a marchio Google, ovvero le prossime incarnazioni della linea Nexus. Non rientra nell’accordo la fabbrica di Chennai (India), la cui chiusura costerà il posto di lavoro a circa 70 dipendenti.

L’accordo con Flextronics rappresenta un importante passo in avanti per trasformare la nostra filiera di fornitura in un comparto competitivo. Flextronics è stato nostro partner per molti anni e la loro esperienza ci consentirà di concentrare l’attenzione su altri aspetti dove saremo in grado di esprimerci al meglio.

Queste le parole di Mark Randal, vicepresidente della sezione supply-chain and operations di Motorola Mobility, in verità piuttosto vaghe. Nessuna informazione concreta su quali siano questi nuovi progetti all’orizzonte, dunque non resta che affidarsi all’ipotesi formulata in apertura. Già nei mesi scorsi si è parlato con insistenza della possibilità di poter assistere al lancio del quarto smartphone Nexus realizzato con la collaborazione di Motorola, ma Google ha preferito optare per LG. Lo stesso è avvenuto in ambito tablet, con Samsung che si è occupata del modello Nexus 10 mentre ad ASUS è stata affidata la progettazione del Nexus 7.

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