Google nel cuore di Internet passando per l'IPv6

Due progetti di Google potrebbero creare nuove sinergie per il gruppo a partire dal 2008: Google ha a disposizione chilometri di 'dark fiber' e nel contempo ha prenotato un ampio quantitativo di indirizzi sul nuovo IPv6 al lancio definitivo tra 2 anni
Due progetti di Google potrebbero creare nuove sinergie per il gruppo a partire dal 2008: Google ha a disposizione chilometri di 'dark fiber' e nel contempo ha prenotato un ampio quantitativo di indirizzi sul nuovo IPv6 al lancio definitivo tra 2 anni
Google nel cuore di Internet passando per l'IPv6

C’è un nuovo progetto di Google che fa discutere perchè da tempo impiega onerosi investimenti ed appare rivolto al futuro con il giusto alone di mistero a circondarne l’entità. Tutto si basa sui dati disponibili pubblicamente sul sito dell’ARIN, gruppo deputato a gestire gli indirizzi IP con il nuovo IPv6. Risulta infatti che Google detiene i domini compresi tra i numeri 2001:4860:0000:0000:0000:0000:0000:0000 e 2001:4860:FFFF:FFFF:FFFF:FFFF:FFFF:FFFF, ovvero “due alla novantaseiesima” indirizzi (per capirne la dimensione è sufficiente pensare al fatto che l’intero quantitativo degli indirizzi attualmente disponibili con IPv4 è di “due alla trentadueesima” unità, 4.294.967.296).

Tale quantità di indirizzi a disposizione è una facoltà riservata solo ai registrar: ecco spiegato il motivo per cui Google ha cercato ed ottenuto l’accredito già in tempi non sospetti, quando tale manovra sembrava un’iniziativa a se stante e poco coerente con il resto della strategia del motore. Ora questo pezzo incoerente del puzzle si aggiunge ad un altro pezzo avvolto nel mistero e tra i due sembra scaturire una qualche possibile sinergia: gli investimenti di Google nelle cosiddette “dark fiber potrebbero in tal senso significare qualcosa.

A questo punto si fermano le certezze ed iniziano nuovamente i dubbi e le semplici interpretazioni. Le prime teorie accreditano a Google la creazione di un Video Store, di una estesa rete wi-fi in stile San Francisco, un impegno nel GRID Computing o ancora l’implementazione di infrastrutture proprie alla propria offerta di “software ad a service”.

La ultime disposizioni provenienti dagli USA (.doc) indicano nel 2008 l’anno della transizione definitiva all’IPv6. E’ dunque nel 2008 che potrebbero trovare applicazioni i progetti di Google nell’ambito. In questi giorni sta per essere completata l’analisi dell’impatto della transizione: tra due anni i backbone dovrebbero essere tutti basati su IPv6 per iniziare la tanto conclamata nuova era della rete.

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