Google abbassa il prezzo del Nexus 4 in vari Paesi

Google ha ridotto il prezzo del Nexus 4: lo smartphone Android costa ora 199 dollari negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei.
Google ha ridotto il prezzo del Nexus 4: lo smartphone Android costa ora 199 dollari negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei.

Google ha deciso di abbassare il prezzo del Nexus 4 portandolo ora a 199 dollari negli Stati Uniti, in Australia, in Canada e in alcuni Paesi europei, senza contratto e sbloccato. La versione con il doppio dello storage (16 GB) costa adesso invece 249 dollari. Si tratta di uno degli smartphone Android più apprezzati dell’ultimo anno, basato su un hardware potente, su Android in versione pura e con un prezzo da oggi ancora più accessibile.

Oltre agli USA, la riduzione di prezzo viene dunque estesa a quei Paesi europei nei quali Google vendere i propri prodotti hardware tramite il Play Store, dunque Germania, Spagna e Regno Unito. Purtroppo l’Italia non figura nella lista dei Paesi supportati, dunque chi volesse acquistare lo smartphone a prezzo più basso dovrà rivolgersi ancora una volta all’estero.

Il colosso di Mountain View ha deciso dunque di effettuare tale mossa nel tentativo di spingere ulteriormente le vendite del device, magari per un arrivo a breve del modello successore, già al centro di varie indiscrezioni sul Web. Lo sconto effettuato a partire da oggi è importante, poiché è pari al 25% sul totale: con un costo di 199 dollari, il Nexus 4 rientra senza dubbio ai primi posti della lista degli smartphone con il migliore rapporto qualità/prezzo.

Infatti, anche se il Nexus 4 è stato rilasciato quasi un anno fa, è ancora un telefono molto solido e continuerà a ricevere aggiornamenti dedicati ad Android ancora a lungo. È alimentato da un processore quad-core Qualcomm Snapdragon S4 Pro da 1,5 GHz, da 2 GB di RAM e integra una fotocamera posteriore con sensore da 8 megapixel. Il nuovo Nexus 4 (o 5) in edizione 2013 è invece atteso per quest’autunno: alcune indiscrezioni indicano Motorola come costruttore del device, mentre altre sostengono che se ne occuperà ancora una volta LG.

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