Google sull'altalena del NASDAQ

Google compra Napster, anzi no. Google farà una propria distribuzione Linux, anzi no. Google guadagna molto, ma non abbastanza. Su queste contraddizioni il titolo Google trova un -12% che spinge il titolo GOOG al ribasso
Google compra Napster, anzi no. Google farà una propria distribuzione Linux, anzi no. Google guadagna molto, ma non abbastanza. Su queste contraddizioni il titolo Google trova un -12% che spinge il titolo GOOG al ribasso

Tre elementi hanno contraddistinto le ultime 24 ore di Google: le voci relative all’acquisizione di Napster, le voci relative ad un progetto in ambito Linux, la pubblicazione dei risultati finanziari e la relativa reazione della borsa. Un sottile filo rosso unisce tutti gli eventi: Google è un fenomeno che crea fermento ed il cui gruppo fatica a tenere a bada gli improvvisi entusiasmi scatenati da incontrollabili scintille.

Dapprima è venuta la voce secondo cui (fonte New York Post) Google sarebbe vicina all’acquisizione di Napster, ex-emblema del P2P ed oggi music store di aura Microsoft. La voce era confortata dai recenti sospetti movimenti di Google nel settore, ma da Google sono giunte solo smentite: «non c’è alcuna intenzione di acquisire Napster […] nè di mettere a punto qualsivoglia music store». Dichiarazione chiara e netta che allontana almeno per il momento un’ipotesi che sembrava vista di buon occhio anche da alcuni analisti del settore.

Ecco spuntare quindi da The Register l’ipotesi “Goobuntu” (o come dir si voglia), ovvero l’Ubuntu di Google: presso il motore di ricerca, secondo alcune voci ancora una volta tutt’altro che ufficiali, sarebbe in studio una release desktop di Linux il cui sviluppo sarebbe partito sulla base di Ubuntu. Google ha confermato di usare Ubuntu nei propri laboratori, ma ciò non implica alcun nesso di filiazione con l’eventuale progetto di una distribuzione propria. E anche la seconda ipotesi va al macero.

E quando arriva una notizia probante e certa, ecco che scatena un risultato dalle sfumature tanto logiche quanto paradossali: il titolo GOOG crolla infatti nel mercato after-hours nonostante l’incredibile crescita di profitto registrata nell’ultimo trimestre del 2005. +82% la crescita relativa dei profitti, ma siccome l’attesa era superiore il margine di utile per ogni azione è stato minore del previsto ed il titolo ha trovato una brusca frenata chiudendo con un -11.92% che è condizionato comunque dal recupero registrato nell’ultima fase. Va registrato come il tonfo in borsa sia il secondo nel giro di pochi giorni.

L’ultimo rumor della giornata vede Google pronto all’avventura VoIP. La voce giunge da un partner Google. Nessuna conferma giunge da Mountain View, dunque non resta che attendere novità o smentite.

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