L'IA della Google self-driving car è un conducente

L'ente governativo statunitense NHTSA stabilisce che il computer di bordo delle vetture a guida autonoma è da ritenere a tutti gli effetti un conducente.
L'ente governativo statunitense NHTSA stabilisce che il computer di bordo delle vetture a guida autonoma è da ritenere a tutti gli effetti un conducente.

Quanto affermato dalla National Highway Transportation Safety Administration è di assoluta importanza per tutto ciò che riguarda il futuro della guida autonoma e, in particolare, per i piani di Google. In una lettera (datata 4 febbraio) indirizzata a Chris Urmson, responsabile del progetto di bigG, l’ente governativo stabilisce che il computer presente a bordo del veicolo e che ne gestisce i comandi è da ritenersi a tutti gli effetti il conducente della vettura stessa. Questo il passaggio più importante.

NHTSA interpreterà come “conducente”, nel contesto relativo al veicolo di Google, il sistema self-driving e non uno degli occupanti della vettura.

Il punto chiave è quello che attribuisce la responsabilità della condotta non a “chiunque” si trovi alla guida, ma a “qualsiasi cosa” si occupi di gestire le operazioni. Nel caso della self-driving car, appunto, il complesso sistema di intelligenza artificiale formato da videocamere, sensori, LiDAR e algoritmi che interpreta in tempo reale quanto avviene nell’ambiente circostante e che stabilisce in quale modo agire. Una presa di posizione di questo tipo, applicabile a tutto il territorio degli Stati Uniti, potrebbe potenzialmente semplificare la diffusione della tecnologia. Uno degli ostacoli più grandi sulla strada verso la commercializzazione, infatti, è quello rappresentato dal necessario adeguamento delle normative vigenti e delle polizze assicurative.

Sebbene la lettera della NHTSA non cambi di fatto le leggi attuali, getta le basi verso un’importante semplificazione per alcuni punti critici del tema. Con una direttiva di questo tipo, non essendoci un conducente in carne ed ossa, sarebbe il sistema di bordo stesso ad essere ritenuto responsabile di eventuali sinistri. Occorrerà però anche andare ad aggiornare i requisiti elencati nel documento FMVSS (Federal Motor Vehicle Safety Standards) che ogni veicolo in commercio deve necessariamente soddisfare: tra questi, ad esempio, la presenza di un volante e di pedali, per forza di cose assenti in una vettura 100% self-driving.

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