Le isole Galapagos su Street View

Equipaggiato con l'attrezzatura Trekker, il team di Street View ha fotografato le isole Galapagos: le immagini arriveranno su Google Maps entro l'anno.
Equipaggiato con l'attrezzatura Trekker, il team di Street View ha fotografato le isole Galapagos: le immagini arriveranno su Google Maps entro l'anno.

Le isole vulcaniche delle Galapagos finiscono su Street View, grazie alla partnership siglata dal colosso di Mountain View con CDF (Charles Darwin Foundation) e GNDP (Galapagos National Parks Dictatoriate), che ha permesso al team di bigG di catturare immagini panoramiche a 360 gradi con l’attrezzatura denominata Trekker. Gli scatti saranno disponibili nell’archivio di Google Maps entro la fine dell’anno, così tutti i navigatori potranno osservare da vicino le meraviglie che si nascondono nell’arcipelago.

Le isole Galapagos sono un sistema biologico unico al mondo. Esploratori e scienziati hanno studiato a lungo queste isole, rese famose da Charles Darwin. Il governo dell’Ecuador, insieme a gruppi locali impegnati nella conservazione dell’ambiente e scienziati stanno lavorando per proteggere le Galapagos da minacce come cambiamenti climatici, impatto umano o invasione di specie animali pericolose. È molto importante per noi poter condividere queste immagini in modo da poter continuare il loro studio e al tempo stesso preservarne la biodiversità.

La squadra di Google impegnata sul posto ha impiegato dieci giorni per portare a termine il proprio lavoro, raggiungendo ogni angolo delle isole a piedi, servendosi di imbarcazioni e talvolta addirittura immergendosi. È infatti la seconda volta che Street View indossa pinne e boccaglio per immortalare ciò che si trova sott’acqua, dopo aver fotografato nell’estate scorsa la Grande Barriera Corallina e alcuni altri spettacolari scenari marini, dalle Filippine alle Hawaii.

Non resta dunque che attendere qualche mese per poter iniziare il proprio tour virtuale delle Galapagos. Allora sarà possibile comprendere perché questo lembo di terra circondato dall’oceano Pacifico è stato scelto da Charles Darwin nel XIX secolo per studiare la teoria dell’evoluzione. Proprio qui il naturalista britannico ha tratto ispirazione per gran parte di quanto contenuto nel celebre volume “L’origine della specie”.

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