LinkedIn compra Pulse per oltre 50 milioni

Il social network è interessato a un'applicazione per notizie su smarphone che ricorda Flipboard, ma soprattutto fa pensare agli obiettivi di Facebook.
Il social network è interessato a un'applicazione per notizie su smarphone che ricorda Flipboard, ma soprattutto fa pensare agli obiettivi di Facebook.

LinkedIn acquisirà il newsreader Pulse, un’applicazione molto promettente, per una cifra superiore ai 50 milioni di dollari. La notizia è stata data da AllThingsDigital e conferma l’ottimo stato di salute del social network delle professioni, che ha superato 200 milioni di utenti e ha davanti a sé un futuro roseo. Pulse ha 20 milioni di utenti che leggono 10 milioni di storie ogni giorno.

Pulse.me è un ottimo aggregatore di notizie da blog, magazine e testate online, pensato per gli smartphone. In un certo senso, con questa acquisizione LinkedIn mostra di essere interessato allo stesso tipo di offerta che si appresta a fare Facebook con il nuovo feed delle Notizie.

Probabilmente per la medesima ragione: offrire ai suoi utenti un’esperienza di grande livello di consumo di informazioni che dia qualità alla versione mobile del sito e un tipo di informazioni preziose per estrarre insights pubblicitari. Inoltre, permetterebbe di sfruttare cogli utenti più giovani gli articoli in esclusiva firmati da famosi influencer sul social.

Secondo le indiscrezioni raccolte dai blog d’oltreoceano, anche Amazon e Microsoft erano interessate a questa applicazione, ma l’offerta di LinkedIn è arrivata prima ed è stata più concreta, tanto che potrebbe essere ufficializzata già questa settimana.

Le applicazioni news stanno diventando molto appetitose, non c’è quasi broadcast o colosso della Silicon Valley che non ne abbia acquisita qualcuna o ci stia pensando. Fenomeno che ovviamente deve interessare il mondo delle startup, sempre attento a individuare settori in crescita e liberi da pesanti monopoli.

Entro poco, forse soltanto un anno, avremo i principali social network (Facebook, Twitter, LinkedIn) e i principali broadcast web ed editori con un forte orientamento a inglobare news su device mobili. Sono le grandi manovre per il trasferimento tecnico e di forza lavoro dal desk ai tablet e smartphone, che sarà altrettanto rumoroso di quello che ci fu nei primi anni duemila dal cartaceo al web.

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