Mozilla, Do Not Track in mobilità

Al MWC 2012, Mozilla mostra il funzionamento di Do Not Track su Boot to Gecko. Obiettivo: un internet più sicuro e meno invadente.
Al MWC 2012, Mozilla mostra il funzionamento di Do Not Track su Boot to Gecko. Obiettivo: un internet più sicuro e meno invadente.

Il Do Not Track di Mozilla, presentato la scorsa settimana, è pronto a spostarsi anche sui dispositivi mobile. La funzione che permette agli utenti di impedire il tracciamento da parte delle aziende di advertising approvato anche dalla “Consumer Privacy Bill of Rights“, carta dei diritti statunitense dedicata a una migliore gestione dei dati privati dell’utenza da parte delle aziende, è stata mostrata al Mobile World Congress 2012 in una demo di Boot to Gecko, il sistema operativo sviluppato da Mozilla per smartphone e tablet.

Con il debutto in questo segmento di mercato, l’organizzazione vuole dunque proseguire nella sua linea volta già tracciata per le macchine desktop con il browser Firefox, il primo del web a implementare una funzione anti-tracciamento. La decisione di mirare anche al mercato mobile è una naturale conseguenza dei grandi tumulti che sta vivendo al momento il web: Gartner Research prevede infatti che il prossimo anno la quota di utenti in grado di collegarsi a internet tramite un device in mobilità supererà quella del canonico collegamento tramite un desktop PC.

Do Not Track su un device in cui è in esecuzione Boot to Gecko funziona esattamente come la controparte principale per sistemi desktop. Basta visitare il menù delle preferenze ed abilitare l’apposita funzione, in modo che il dispositivo trasmetta l’intestazione “DNT:1“. Così facendo, tutti i siti web visitati dall’utente e tutte le applicazioni eseguite dal device possono vedere l’intestazione anche nel caso di software di terze parti, e si viene così esclusi da qualsiasi sistema di tracciamento.

L’implementazione in Gecko, spiega Mozilla, vuole essere da ispirazione agli altri sperando che tutti i produttori di software seguano la stessa strada. E non solo. Si vogliono supportare anche e soprattutto gli sviluppatori, partendo dalle aziende che lavoreranno subito sul Marketplace di Mozilla. L’inizio di una nuova era per internet, più sicuro e meno invadente per i consumatori.

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