Radiohead, i numeri del successo

Alla conferenza You Are In Control sono stati per la prima volta diffusi ufficialmente i dati sul successo dell'operazione In Rainbows, ovvero il primo caso di distribuzione veramente alternativa di un album da parte di un artista di primo piano
Alla conferenza You Are In Control sono stati per la prima volta diffusi ufficialmente i dati sul successo dell'operazione In Rainbows, ovvero il primo caso di distribuzione veramente alternativa di un album da parte di un artista di primo piano

Per la prima volta i Radiohead, nella persona di Jane Dyball della Warner Chappell, diffondono i dati ufficiali sull’operazione In Rainbows, ovvero la distribuzione alternativa in rete del loro nuovo album ad un prezzo che ogni utente è stato in grado di stabilire autonomamente (compresa la possibilità di non pagarlo).

Le uniche informazioni fatte trapelare fino ad ora da Thom Yorke, leader della band, parlavano di un successo superiore a quello di tutti gli album precedenti del gruppo messi insieme. Nonostante il traino determinato dalla grande aspettativa generatasi, lo stesso i numeri annunciati alla You Are In Control conference islandese sono stati impressionanti.

In totale dunque l’album è stato acquistato 3 milioni di volte, comprendendo oltre a quella sul sito anche la distribuzione su iTunes, nei cofanetti e quella fatta in CD tradizionale 3 mesi dopo l’uscita in digitale. Per avere un punto di riferimento i tre album precedenti della band avevano venduto nell’ordine delle centinaia di migliaia di copie.

Quando l’album è uscito in CD, nonostante fosse in giro da 3 mesi sia da acquistare che nei circuiti pirata, lo stesso è arrivato immediatamente primo nella classifica statunitense dei dischi più venduti, distribuendo fino ad oggi nella sua forma materiale 1,75 milioni di copie. In più sono 1,2 i milioni di biglietti acquistati per il tour, 17 milioni le riproduzioni su Last.fm, e infine Warner Chappell sostiene che le sole vendite digitali hanno fatto una «differenza materiale» nel totale dei profitti del 2008.

La volontà di un simile report è dimostrare che una distribuzione digitale è possibile e redditizia, che non mangia la distribuzione fisica e soprattutto che, se si assecondano i gusti dei consumatori invece che imporre prezzi e formati, si viene abbondantemente ricompensati.

Certo rimangono i problemi evidenziati già all’annuncio dell’iniziativa. I fan di un gruppo come i Radiohead non sono rappresentativi della media più pigra di chi acquista dischi di altri artisti più commerciali; la bontà dell’album; il fatto che si tratti del primo disco venduto alternativamente: tutto ciò ha dato al gruppo una risonanza mediatica e una pubblicità che non avrà pari in futuro. La riuscita dell’esperimento è stata in gran parte dovuta alla grande base di fan già acquisita dal gruppo precedentemente: una band sconosciuta avrebbe difficoltà ben diverse.

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