Realtà aumentata: Quanta produce lenti per Apple?

Quanta potrebbe aver siglato un accordo per la produzione di lenti per la realtà aumentata: un segnale dell'arrivo del visore targato Apple?
Quanta potrebbe aver siglato un accordo per la produzione di lenti per la realtà aumentata: un segnale dell'arrivo del visore targato Apple?

Appare sempre più vicino un visore per la realtà aumentata targato mela morsicata. Da diverso tempo si discute della possibilità, mai confermata ufficialmente dall’azienda, Apple stia preparando un apposito device per un lancio entro il 2019. Oggi, grazie a un’indiscrezione raccolta da Bloomberg, emergono nuovi dettagli sul progetto: Quanta, uno dei partner di Cupertino, avrebbe siglato un accordo per la produzione di lenti per occhiali smart.

L’accordo in questione non cita esplicitamente Apple, tuttavia gli analisti sono convinti il progetto sia relativo al visore per la realtà aumentata che il gruppo potrebbe presentare nei prossimi anni. Quanta è infatti uno dei partner più prolifici di Cupertino e, così come accaduto per altri device, Apple avrebbe deciso di sceglierlo come fornitore esclusivo per il tanto misterioso dispositivo.

Lo scorso anno, Quanta ha investito 45 milioni di dollari nell’azienda israeliana Lumus, specializzata proprio nella produzione di lenti per la realtà aumentata. Secondo quanto riportato da Bloomberg, i due gruppi avrebbero ora raggiunto un accordo di licenza per l’implementazione di queste lenti su prodotti di terze parti, tra cui indirettamente si possono intravedere gli occhiali intelligenti targati mela morsicata.

Non è però tutto, poiché grazie a questo accordo di licenza si potranno approfittare di produzioni su larga scala, riducendo enormemente i costi per singola lente e rendendo quindi la componente pronta per il grande pubblico. È quanto avrebbe suggerito sempre a Bloomberg Ari Grobman, CEO di Lumus:

Un accordo di licenza significa che la chiave più costosa per implementare la realtà aumentata negli occhiali conterà ora su prezzi più accessibili, riducendo il costo totale del dispositivo per i consumatori finali.

Così come già accennato, a oggi i piani di Cupertino non sono stati ufficializzati. Qualche mese fa, Tim Cook aveva sostenuto la tecnologia non fosse ancora sufficientemente matura per garantire un’esperienza d’uso senza intoppi all’utente, sembra però le carte sul tavolo siano cambiate.

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