Steven Sinofsky, un visionario fenomenale

Steven Guggenheimer ha parlato dell'ex presidente della divisione Microsoft e delle opportunità offerte agli sviluppatori da Windows 8.
Steven Guggenheimer ha parlato dell'ex presidente della divisione Microsoft e delle opportunità offerte agli sviluppatori da Windows 8.

Steven Sinofsky, il padre di Windows 8, ha lasciato Microsoft lo scorso mese di novembre, circa due settimane dopo il lancio del nuovo sistema operativo e del tablet Surface con Windows RT. All’interno dell’azienda sono in molti a rimpiangere l’addio dell’ex presidente della divisione Windows. Nel corso di un’intervista rilasciata durante la conferenza LeWeb di Parigi, Steven Guggenheimer, vice presidente della divisione Developer & Platform Evangelism, ha dichiarato che Sinofsky è un visionario fenomenale.

L’annuncio delle dimissioni di Steven Sinofsky è arrivato all’improvviso, ma la decisione era stata presa da tempo. Anche se si è trattata di una scelta esclusivamente personale, molti ipotizzano che il vero motivo dell’addio sia dipeso dal suo carattere brusco che avrebbe ostacolato la collaborazione tra le diverse divisioni dell’azienda, necessaria per creare un ecosistema unico costituito da Windows 8, Windows Phone 8 e Xbox. Guggenheimer ovviamente segue la linea di Microsoft (Sinofsky ha deciso di lasciare), anche se in realtà insinua che sia stato cacciato dall’azienda. In ogni caso, non si può negare che sia un talento, un «visionario fenomenale».

Nel corso dell’intervista, Guggenheimer ha parlato dei piani futuri con particolare riferimento agli sviluppatori. Microsoft è leader nel settore aziendale e ha ottenuto un enorme successo con la Xbox, ma c’è molto scetticismo su Windows 8. Guggenheimer sostiene però che la disponibilità di diversi fattori di forma rappresenta un vantaggio per gli sviluppatori che possono ottenere guadagni maggiori dalla vendita di applicazioni compatibili con milioni di dispositivi. L’approccio seguito da Apple invece limita gli sviluppatori ad un ristretto numero di prodotti, mentre Google offre più scelta ma non garantisce che un’app funzioni su tutti i dispositivi.

Guggenheimer infine ha anticipato che la prossima versione di Windows Embedded sarà basata su Windows 8 e ciò consentirà agli sviluppatori di riutilizzare i loro software per realizzare quella che comunemente viene definita Internet delle Cose.

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