Street View: privacy, senza esagerare

Volti e targhe: Google Street View a quanto pare si preoccupa soprattutto di questi elementi, andando ad offuscare nelle proprie fotografie due dati che potrebbero essere particolarmente indicativi della presenza di una persona in un dato luogo. Tutto è portato avanti da un algoritmo che, tra eccezioni ed errori, non può far altro che dimostrarsi fallace.

Sia i volti che le targhe. Due esempi semplici, presi in un punto a caso sulla mappa italiana.

Ora: le fotografie scattate in luogo pubblico rappresentano una violazione della privacy? La fallacia di un (pur buon) algoritmo è perdonabile oppure l’eventualità di una eccezione è sufficiente a far decadere la regola? Ci si sente “violentati” da Street View oppure si può tranquillamente tollerare l’occhio di Google per le strade?

La privacy a tutti i costi è un mito, nemmeno troppo interessante, ma intacca la sfera dei diritti e pertanto merita totale attenzione. Ora che Google Street View è anche in Italia: come si muoverà il Garante?

Update
Spiega Google:

Tutte le foto di Street View vengono scattate in luoghi pubblici e sono del tutto identiche a quelle che qualunque persona potrebbe scattare camminando per le strade di una città. Immagini di questo tipo sono disponibili in un’ampia varietà di formati per città di tutto il mondo. Ci impegniamo attivamente a rispettare la legislazione vigente in ciascun paese in cui rendiamo disponibile questa funzionalità. La tecnologia di offuscamento e i controlli operativi, quali la rimozione delle immagini, sono solo alcuni dei metodi di cui ci avvaliamo per tutelare la privacy dei cittadini. Offriamo agli utenti una procedura molto semplice affinché possano richiedere la rimozione di foto ritenute lesive della propria privacy o che ritraggono i loro figli, la loro auto o le loro proprietà; anche nel caso di immagini già offuscate.

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