Xiaomi Quick Apps bloccata da Google Play Protect

Google Play Protect ha bloccato la recente versione di Xiaomi Quick Apps perché raccoglie dati che potrebbe essere utilizzati per tracciare l'utente.
Google Play Protect ha bloccato la recente versione di Xiaomi Quick Apps perché raccoglie dati che potrebbe essere utilizzati per tracciare l'utente.

Xiaomi installa sui dispositivi mobile una versione modificata di Android con la nota interfaccia MIUI. Alcuni utenti hanno segnalato che Quick Apps è stata bloccata da Google Plat Protect in quanto potrebbe raccogliere dati a scopo di tracciamento. Essendo un app di sistema non può essere rimossa senza rooting.

Quick Apps è in pratica l’equivalente delle app Google Play Instant che possono essere eseguite senza installazione. Google Play Protect è invece il servizio che effettua la scansione delle app presenti sullo smartphone e quelle scaricate dal Play Store o altri fonti. L’avviso di pericolo è apparso dopo un recente aggiornamento. Play Protect ha bloccato Quick Apps perché raccoglie dati che potrebbero essere utilizzati per tracciare l’utente. Probabilmente la nuova versione ha fatto scattare l’allarme.

In effetti Quick Apps è un’app piuttosto discutibile. Secondo il report di un esperto, Quick Apps ha oltre 55 permessi che consentono di installare altre app, leggere le credenziali memorizzate sullo smartphone, accedere ai numeri IMEI, SIM e IMSI, registrare audio, video e chiamate. Sembra che Xiaomi utilizzi queste informazioni per visualizzare inserzioni pubblicitarie sul lock screen, nel browser, nel widget delle news e in altri parti del sistema.

Quick Apps viene aggiornata direttamente da Xiaomi e non può essere disinstallata come un’app normale. È infatti necessario effettuare il rooting dello smartphone per rimuovere le app di sistema. Al momento non ci sono comunicazioni ufficiali da parte del produttore cinese. L’unica soluzione per evitare il blocco è distribuire una nuova versione con le dovute modifiche.

Aggiornamento del 19 novembre: Xiaomi ha comunicato che l’app è sicura e che il blocco è dovuto probabilmente a modifiche effettuate all’algoritmo di Google Play Protect.

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