L'amore impossibile tra Internet e gli artisti: è il turno di Morandi e Virzì

Ogni giorno il mondo dell’arte, che si tratti di musica o cinema, trova nuovi paladini nella lotta al P2P.

Oggi è Gianni Morandi, un monumento della musica italiana a scendere in campo con le sue dichiarazioni.

In un seminario con gli studenti organizzato dalla SIAE, Gianni Morandi dà il suo consiglio alle nuove generazioni, figlie della tecnologia:

Pensateci prima di scaricare illegalmente musica dalla rete, perché la pirateria danneggia non solo la creatività degli autori delle canzoni che amate, ma anche tutto il mondo industriale, commerciale e artistico che ruota attorno alla stessa musica, dagli editori ai discografici, dai musicisti esecutori agli artisti interpreti. In tal modo vengono inoltre a mancare risorse economiche che potrebbero essere reinvestite per la promozione di nuovi e giovani talenti musicali.

A proteggere i diritti di chi fa cinema, invece, ci pensa stavolta il regista Paolo Virzì, che batte su un tasto molto in voga in quest’ultimo periodo, quello delle ‘colpÈ dei gestori telefonici:

Bloccare il download è come cercare di fermare il vento. Sul traffico su Internet si fanno grandi affari e sono soldi rubati all’industria del cinema. Perché non puntare il dito contro i grandi provider, cioè Telecom, Infostrada e Fastweb e chiedere loro quanto ci guadagnano?

Su quest’ultimo fronte, come sappiamo, qualcosa potrebbe muoversi presto, visto che ormai è un rilievo che proviene da più parti.

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