Apple vuole un iPhone senza SIM

Apple e Gemalto sarebbero allo studio di una SIM integrata che consentirebbe ad Apple di vendere gli iPhone direttamente, senza carrier
Apple e Gemalto sarebbero allo studio di una SIM integrata che consentirebbe ad Apple di vendere gli iPhone direttamente, senza carrier

Quando un utente decide di acquistare un iPhone, il primo pensiero è relativo al “come”: un acquisto senza abbonamento alcuno al carrier, oppure un acquisto con abbonamento biennale ad un carrier sulla base dell’offerta? In entrambi i casi, comunque, il pensiero va al carrier ed è al carrier (da cui avrà apposita SIM) che l’utente si rivolge per accedere al proprio dispositivo. Apple potrebbe ora aver intenzione di effettuare un dribbling che si preannuncia spettacolare e pericoloso: bypassare i carrier e posizionarsi a monte del processo grazie ad una SIM integrata direttamente nel telefono di Cupertino.

Prenderebbe forma, rimanendo in metafora calcistica, un dribbling con tanto di tunnel perchè per i carrier si tratterebbe di un colpo basso di enorme portata. Apple, infatti, trasformerebbe la scelta del carrier in una sorta di semplice App da scaricare dal proprio App Store. Chi intende comprare un iPhone, quindi, lo sceglierebbe direttamente sul sito Apple per poi scegliere il carrier preferito sulla base della scelta disponibile sul marketplace del gruppo. Il manico del coltello entrerebbe in possesso di Cupertino e per i carrier inizierebbe una nuova era concorrenziale e di minor incisività.

L’ipotesi è al momento un semplice rumor a cui Apple non ha dato seguito. Il gruppo sarebbe in contatto con Gemalto (esattamente l’azienda francese che nei giorni scorsi ha sporto denuncia contro Google, HTC, Motorola e Samsung per una violazione di brevetti in area Android) per giungere alla realizzazione di una SIM integrata che, attivata in locale da un pc connesso alla rete, è in grado di funzionare con tutti i carrier funzionanti sul medesimo tipo di rete (in Europa, quindi, un sistema similare non avrebbe problema alcuno al contrario della realtà USA ove non tutti i device e non tutti i carrier funzionano sui medesimi principi tecnici).

Un sistema simile consentirebbe ad Apple di gestire in proprio le vendite degli iPhone controllandone il prezzo e potendo così garantire all’azienda margini maggiori dalla vendita del device. Se il progetto andasse in porto la moltiplicazione delle SIM subirebbe una brusca frenata: una sola “open SIM” integrata sarebbe sufficiente per la gestione dello smartphone con qualsivoglia carrier ed in Europa i grandi nomi della telefonia mobile sarebbero costretti a veder andare in fumo una delle posizioni di controllo più ghiotte del mercato.

I peggiori incubi di Franco Bernabé, insomma, sembrano prendere corpo: «Stiamo parlando delle posizioni dominanti dei fornitori di soluzioni, servizi e applicazioni digitali, spesso localizzati oltreoceano quali Apple con iTunes […] oltre a drenare quote crescenti di ricavi, stanno assumendo sempre più rapidamente la fisionomia di operatori integrati nel settore delle reti tlc […] se non affrontati con la dovuta tempestività e consapevolezza anche dalle istituzioni, sono destinati a compromettere la sostenibilità economica dell’attuale modello di business delle Tlc».

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