L'Australia monetizza i brevetti sul Wi-Fi

La Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation ha ottenuto un accordo da oltre 200 milioni di dollari per licenze sul Wi-Fi.
La Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation ha ottenuto un accordo da oltre 200 milioni di dollari per licenze sul Wi-Fi.

CSIRO, ossia Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation. Sebbene questo nome sia sconosciuto ai più, in realtà è alla base di una tecnologia nota e diffusa quale quella del Wi-Fi. E l’Australia, di fatto proprietaria del brevetto tramite la propria organizzazione, ha conseguito una nuova vittoria legale per monetizzare la proprietà intellettuale in dote.

I brevetti coprono nella fattispecie il cosiddetto “Wireless Local Area Network” (WLAN). Secondo quanto comunicato, un nuovo accordo è stato firmato con 23 aziende le quali hanno accettato di pagare le licenze dovute per l’utilizzo della tecnologia in questione. In tutto la cifra supera i 200 milioni di dollari, superando l’accordo precedentemente conseguito nel 2009 per una cifra simile. Se nel 2009 l’accordo venne siglato con grandi nomi quali Intel, Dell, Netgear, Toshiba o Microsoft (14 grandi firme in tutto), in questo caso non è invece dato sapere quali siano le aziende coinvolte poiché la segretezza sui gruppi interessati fa parte degli accordi siglati.

Oggigiorno almeno 3 miliardi di dispositivi in tutto il mondo fanno uso della tecnologia brevettata dalla CSIRO ed il 90% dei produttori ha ormai firmato e regolarizzato la propria licenza. Il brevetto risale al 1996 e porta la firma dei ricercatori John O’Sullivan, Terry Percival, Diet Ostry, Graham Daniels e John Deane.

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