Internet, tagliato un cavo sottomarino in Egitto

Il cavo sottomarino SEA-ME-WE 4 è stato tagliato al largo delle coste di Alessandria d'Egitto. Le autorità egiziane hanno arrestato tre persone nelle vicinanze.
Il cavo sottomarino SEA-ME-WE 4 è stato tagliato al largo delle coste di Alessandria d'Egitto. Le autorità egiziane hanno arrestato tre persone nelle vicinanze.

Negli ultimi giorni diversi utenti hanno notato un rallentamento della connessione Internet in Africa, Medio Oriente e in alcune regioni dell’Asia. L’evento però non ha nulla a che vedere con lo scontro tra Spamhaus e Cyberbunker, ma la causa è stata individuata nel taglio del cavo sottomarino in fibra ottica South East Asia–Middle East–Western Europe 4 (SEA-ME-WE 4), gestito dal consorzio SEACOM. La guardia costiera egiziana ha arrestato tre persone vicino alla costa di Alessandria d’Egitto.

Il SEA-ME-WE 4 è uno dei cinque cavi sottomarini internazionali che collegano tra loro Europa, Africa, Medio Oriente e Asia. Gli altri quattro sono: India-Middle East-Western Europe (I-ME-WE), Europe India Gateway (EIG), FLAG Europe Asia (FEA) e TE North. Il SEA-ME-WE 4 è stato tagliato vicino alle coste settentrionali dell’Egitto e ha interessato il segmento 4 (Cairo-Marsiglia). Nonostante il taglio abbia interessato solo un cavo, per una sfortunata coincidenza, altri due cavi (I-ME-WE e EIG) sono attualmente in manutenzione. Ciò ha provocato l’immediata congestione delle linee. L’operatore Etilasat degli Emirati Arabi Uniti ha segnalato una diminuzione della velocità di oltre il 60% in alcune zone del paese. SEACOM ha ripristinato quasi completamente il servizio. La capacità attuale è del 90%.

Per buona parte della lunghezza, le principali dorsali del Mediterraneo seguono lo stesso percorso sottomarino e ciò li rende più vulnerabili. Un eventuale taglio di tutti i cavi potrebbe provocare l’interruzione totale del collegamento Internet. Il SEA-ME-WE 4, in particolare, sembra essere il “bersaglio preferito”. Dal 2008 ad oggi, il cavo ha subito numerosi danni e in cinque occasioni si è trattato di una recisione dovuta alle ancore delle navi. Il taglio di ieri mattina però sembra un vero e proprio sabotaggio. Le autorità egiziane hanno infatti arrestato tre sub in prossimità del porto di Alessandria. Tuttavia, considerata la grande profondità e la distanza dalla costa, SEACOM ritiene più probabile un danno causato da una nave che si trovava nelle vicinanze.

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