Verily e GSK insieme per la bioelettronica

La divisione Verily di Alphabet sigla una partnership con GlaxoSmithKline per sperimentare metodi innovativi finalizzati alla cura delle malattie croniche.
La divisione Verily di Alphabet sigla una partnership con GlaxoSmithKline per sperimentare metodi innovativi finalizzati alla cura delle malattie croniche.

Per capire quanto la ricerca medica possa trarre beneficio dagli investimenti messi in campo da aziende come Google (o meglio, Alphabet) è possibile citare la nuova partnership che lega la divisione Verily (ex Life Sciences) del gruppo di Mountain View a GSK (nome completo GlaxoSmithKline), realtà britannica che dal 2012 sperimenta l’utilizzo di metodi innovativi per trovare soluzioni efficaci e non invasive destinate alla cura di malattie croniche.

Si parla dunque di disturbi come l’artrite, l’asma o il diabete, solo per fare alcuni esempi, talvolta invalidanti. Le terapie in questione non prevedono l’assunzione di farmaci per via orale, né di principi attivi tramite iniezione, ma l’impianto di componenti dalle dimensioni miniaturizzate direttamente all’interno del corpo. Si parla dunque di bioelettronica, un ramo della scienza medica fino a poco tempo fa ritenuto esclusiva di romanzi sci-fi e pellicole cinematografiche, che invece già tra pochi anni potrebbe arrivare a proporre trattamenti efficaci e non invasivi per migliorare la salute e la qualità della vita di milioni di persone.

La medicina bioelettronica è un campo scientifico relativamente nuovo che mira a sconfiggere una vasta gamma di malattie croniche utilizzando dispositivi miniaturizzati e impiantabili in grado di modificare i segnali elettrici che passano attraverso i nervi nel corpo, inclusi gli impulsi alterati o irregolari causati da numerose patologie.

La collaborazione vede da una parte GSK mettere sul piatto la propria conoscenza delle patologie dal punto di vista biologico e dall’altra Verily offrire le competenze necessarie per la miniaturizzazione di componenti elettroniche a basso voltaggio, oltre che nell’analisi dei dati e nello sviluppo dei software necessari. Queste le parole di Brian Otis, , Chief Technology Officer di Verily.

È una partnership ambiziosa che permetterà a GSK e Verily di unire le forze per avere un enorme impatto su un campo espansione. La medicina bioelettronica apre una nuova era nella sperimentazione terapeutica.

L’accordo prevede un investimento complessivo pari a 715 milioni di dollari spalmato sui prossimi sette anni e la creazione di una nuova società guidata da Moncef Slaoui, attualmente a capo della divisione Global Vaccines di GSK.

Molti processi del corpo umano sono controllati da segnali elettrici scambiati tra il sistema nervoso e gli organi, che possono essere alterati in caso di malattie croniche. La visione della medicina bioelettrica è di impiegare le innovazioni della biologia e quelle della tecnologia per interpretare questa conversazione elettrica e correggere i pattern irregolari legati alle patologie, attraverso dispositivi miniaturizzati collegati ai singoli nervi.

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