Il Wi-Fi in Russia non è libero

Colpo di spugna della Rossvyazokhrankultura che altri non è che il garante della privacy russa, con l’approvazione del nuovo piano di gestione delle frequenze radio che prevede un’azione molto invasiva per gli utilizzatori di reti wireless.
Attenzione non si intendono provider wireless o gestori di hot spot, ma tutti gli utenti che usano una qualsiasi periferica WiFi, dal notebook, all’access point, al palmare.
Un provvedimento già ora molto contestato su cui però il governo russo non sembra intenzionato a far retromarcia.

Vediamo dunque in che cosa consiste questo provvedimento. Come dicevamo chiunque disponga di un device wireless dovrà registrare l’apparecchio e sostanzialmente chiedere l’autorizzazione all’uso.

Dieci giorni servirebbero per espletare ogni domanda ma c’è già chi preannuncia grandi problemi per la registrazione.

Si perché non sono certamente pochi i dispositivi wireless nel territorio russo, access point e soprattutto notebook wireless sono la normalità.

A complicare ulteriormente la vicenda l’obbligo di registrazione anche per gli stranieri che vengono in visita in Russia e che portano con loro hardware wireless.

Come dire che oltre al passaporto sarà necessario il mese prima registrare il proprio notebook.

In caso contrario sono previste multe molto salate.

Ovviamente come dicevamo sono già sorte numerose polemiche.

Molti utenti vedono questa legge come un tentativo di controllo delle reti wireless e una netta violazione della privacy, ma il governo si giustifica che l’atto è dovuto in quanto le frequenze libere sono oramai poche e vanno tutelate.

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