Google Street View sotto accusa in Germania

L'Autorità garante per la protezione dei dati personali in Germania ha posto un dictat su Google Street View per costringere Google ad assolvere in pieno le richieste delle autorità. I diritti dei privati andranno garantiti e le immagini 'raw' eliminate
L'Autorità garante per la protezione dei dati personali in Germania ha posto un dictat su Google Street View per costringere Google ad assolvere in pieno le richieste delle autorità. I diritti dei privati andranno garantiti e le immagini 'raw' eliminate

In Germania il servizio di Google Street View potrebbe subire una improvvisa battuta d’arresto. Ci sono state difficoltà ovunque: in Italia il Garante si è limitato ad ammonizioni preventive, in Grecia sono scesi in strada i privati ed in Giappone le ripercussioni sono state le medesime registrate in Europa. In Germania, però, il ‘Nein’ sembra essere più forte che non altrove: sulla pressione di un certo numero di privati, infatti, sono scese in campo le istituzioni e Google dovrà ora agire sulla difensiva per far sì che il proprio servizio di mappatura dalla strada possa essere accettato ed autorizzato.

Emerge tutto da una intervista a Johannes Caspar, l’omologo tedesco del nostro Garante per la Privacy. Secondo Caspar Google non avrebbe adeguatamente risposto ad una dozzina di punti sollevati dalle Autorità, il che metterebbe a rischio l’intero progetto Street View tedesco. In ballo, infatti, non v’è soltanto la possibile sanzione proveniente dalle istituzioni: una mancata autorizzazione aprirebbe la strada ad una serie di denunce individuali e costringerebbe inoltre Google a portare offline i propri scatti.

Tra le motivazioni principali addotte vi sarebbe la proibizione alla diffusione pubblica di scatti relativi a persone e luoghi privati (elementi già contestati altrove, ma in particolare contrasto proprio con la legge tedesca). Altro appunto sollevato da Caspar è relativo alle immagini che Google ha scattato per poi elaborarle ai fini dell’eliminazione di volti, targhe o altri elementi sensibili. Gli scatti “raw” originali, infatti, sarebbero stati inviati negli Stati Uniti e non vi sarebbe assicurazione alcuna per cui gli scatti stessi vengano in seguito eliminati. La violazione, dunque, avviene a monte, indipendentemente dalla pubblicazione delle immagini modificate: la sola detenzione delle fotografie ritratte dalle strade delle città tedesche è elemento sufficiente per avanzare contestazione ufficiale a Google.

Le sanzioni previste dalla German Federal Commissioner for Data Protection and Freedom of Information sono minime: poche centinaia di migliaia di euro non possono sicuramente spaventare Google. D’altro canto, invece, una serie di denunce individuali e la sospensione del servizio sono elementi che meritano attenzione immediata. Stefan Keuchel, rappresentante Google in Germania, promette massimo impegno in tal senso, spiegando come il gruppo abbia già compiuto notevoli passi avanti per giungere ad un accordo soddisfacente con le istituzioni tedesche. Tale accordo dovrebbe essere raggiunto mediante l’offerta semplice ed esplicita agli utenti della possibilità di rimuovere proprietà private o altri elementi dagli scatti, così che ogni singola sensibilità possa essere assecondata. Ne uscirà una copertura Street View leggermente zoppa, priva di quegli elementi che la minoranza delle persone segnalerà al motore di ricerca, ma l’integrità del servizio dovrebbe rimanere comunque garantita.

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