Fibra ottica a 100 Gbps sotto l'Oceano Atlantico

Enti di ricerca e università potranno inviare TB di dati in pochi minuti attraverso un link in fibra ottica che collega Europa e Stati Uniti.
Enti di ricerca e università potranno inviare TB di dati in pochi minuti attraverso un link in fibra ottica che collega Europa e Stati Uniti.

Durante la TERENA Networking Conference di Maastricht (Olanda) è stata effettuata con successo la prima trasmissione dati tra l’Europa e gli Stati Uniti attraverso una rete in fibra ottica alla stratosferica velocità di 100 Gbps. Al progetto hanno partecipato sei dei principali network di ricerca (Internet2, NORDUnet, ESnet, SURFnet, CANARIE e GÉANT), insieme a due partner commerciali che hanno fornito il transponder sottomarino e l’equipaggiamento utilizzato per la dimostrazione.

Attualmente le grandi dorsali, che permettono a noi utenti di accedere ad Internet e di visitare un sito Web situato dall’altra parte del mondo, raggiungono una capacità aggregata di decine di Tbps. L’Advanced North Atlantic 100G (ANA-100G) offre invece i 100 Gbps su un singolo collegamento in fibra ottica. Per evitare fraintendimenti, diciamo subito che queste tipologie di reti sono accessibili solo agli enti di ricerca e alle università, quindi nessun privato cittadino avrà la possibilità di provare l’ebbrezza della super velocità.

Durante la conferenza è stato effettuato l’invio di dati di grandi dimensioni tra il nodo di Maastricht (TNC2013) e il nodo di Chicago (StarLight). Il trasferimento è durato solo pochi minuti, usando appunto un link esclusivo. Utilizzando la “comune” Internet, il tempo sarebbe aumentato di molte ore. I test proseguiranno per almeno 12 mesi e coinvolgeranno altri due nodi della rete, il MAN LAN di New York e il NetherLight di Amsterdam. L’obiettivo è verificare i requisiti operativi necessari per mantenere attivo il collegamento a 100 Gbps, in modo da soddisfare la domanda delle organizzazioni di ricerca. L’Advanced North Atlantic 100G verrà sfruttato dagli scienziati che lavorano agli esperimenti al Large Hadron Collider in Svizzera e al reattore a fusione ITER in Francia. Il link transatlantico permetterà di trasmettere in pochi minuti TB di dati, ai quali avranno subito accesso i ricercatori di tutto il mondo.

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