AGCOM, vola l'ultrabroadband in Italia

Vola la banda ultralarga in Italia; secondo il nuovo Osservatorio sulle Comunicazioni dell'AGCOM queste linee sono vicine al 40% del totale.
Vola la banda ultralarga in Italia; secondo il nuovo Osservatorio sulle Comunicazioni dell'AGCOM queste linee sono vicine al 40% del totale.

AGCOM ha pubblicato il nuovo “Osservatorio sulle Comunicazioni” con i dati aggiornati al terzo trimestre del 2018. Trattasi di un importante studio che permette di scattare una fotografia dello stato della rete italiana. L’Osservatorio mette in evidenza come la connettività in Italia sia profondamente mutata. Se nel 2014 il 95% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 65% con un calo di circa 6 milioni di linee. Contestualmente, infatti, si è assistito al boom di tecnologie di rete fissa qualitativamente migliori ed in particolare della tecnologia FTTC (+5 milioni di unità), della tecnologia FTTH (+400 mila) e della tecnologia FWA (+ 650 mila).

Questo profondo cambiamento ha portato le persone a disporre di una maggiore velocità di connessione. Le velocità pari o maggiore di 30 Mbps sono salite dal 2% al 38% dal 2014 ad oggi. In particolare, nell’ultimo anno, quelle con velocità superiore a 100 Mbps sono aumentate di un milione. Per quanto riguarda il quadro generale italiano del settore della connettività su rete fissa, TIM è il principale operatore con il 44,7% seguito da Vodafone, Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15% circa. La crescita dei servizi di connettività qualitativamente migliori, per lo più quelli basati sulla fibra ottica, sono il risultato degli ingenti investimenti delle aziende italiane nella digitalizzazione del Paese. Aziende come TIM e Open Fiber stanno lavorando per consentire alle persone di poter accedere alla vera banda ultralarga attraverso una rete ad alte prestazioni di nuova generazione.

Per quanto riguarda, invece, il settore della telefonia mobile, AGCOM, all’interno del suo nuovo “Osservatorio sulle Comunicazioni” evidenzia come si registra su base annua un aumento complessivo di 2,4 milioni di SIM: le M2M sono cresciute di 4,1 milioni, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 1,7 milioni di unità. Complessivamente, il primo operatore in Italia è TIM ma se si considerano solo le SIM “human” il primo operatore in Italia è Wind Tre.

AGCOM evidenzia, in particolare, la continua crescita della banda larga mobile in Italia. Nel secondo trimestre dell’anno le SIM che hanno effettuato traffico dati hanno sfiorato i 54 milioni (+3,5% su base annua), con un consumo medio unitario di dati stimabile in 3,63 GB/mese (+54,7%). Continua, invece, il crollo degli SMS.

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