Amazon, traffico su Kindle limitato a 50 MB

Amazon ha imposto un limite di 50 MB al mese per l'accesso Internet gratuito via 3G sui dispositivi della linea Kindle abilitati alla navigazione.
Amazon ha imposto un limite di 50 MB al mese per l'accesso Internet gratuito via 3G sui dispositivi della linea Kindle abilitati alla navigazione.

Brutte notizie per i possessori di dispositivi Kindle abilitati alla navigazione online mediante connettività 3G: diversi utenti hanno infatti riscontrato nelle scorse ore problemi durante l’utilizzo di tale funzionalità, con annesso un messaggio relativo ad un limite di 50 MB per il traffico dati esterno ai portali di Amazon, Wikipedia e Kindle Store. Un’analisi delle condizioni imposte dalla società ha quindi portato a galla un dettaglio sconosciuto ai più: ad ogni utente, infatti, Amazon offre 50 MB di traffico Web al mese.

Tale condizione, tuttavia, sembrerebbe esser stata imposta di recente, come conferma la data del 1 luglio che accompagna le ultime novità ai termini d’utilizzo dei servizi offerti dal gruppo. Il limite in questione riguarda tutti i dispositivi della linea Kindle dotati di tastiera fisica e connettività 3G, offerta gratuitamente dalla società fondata da Jeff Bezos, benché sembrerebbe non toccare gli ultimi modelli proposti sul mercato.

Una volta raggiunta la soglia dei 50 MB, quindi, il dispositivo è in grado di navigare in 3G esclusivamente all’interno dei siti Web di Amazon e Wikipedia, con la possibilità di accedere anche al Kindle Store per l’acquisto di nuovi e-book ed il relativo download, il tutto in maniera gratuita. Entro i 50 MB, invece, non vi è alcun ostacolo per l’accesso a qualsiasi area del Web, così come non vi sono limiti se si utilizza una rete Wi-Fi per l’accesso ad Internet.

Se fino ad ora Amazon ha puntato sulla disponibilità di connettività gratuita a bordo di alcuni device della linea Kindle, insomma, da ora il gruppo dovrà fare a meno, quantomeno parzialmente, di tale cavallo di battaglia. La società fondata da Jeff Bezos potrebbe dunque aver valutato negativamente l’impatto di tale offerta, ritenendo inopportuno proseguire lungo tale direzione in quanto evidentemente non conveniente per le strategie commerciali.

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