Chrome è pronto a uscire dallo stato di beta

Da una intervista a Marissa Mayer trapela l'intenzione di Google di togliere l'etichetta di "beta" al proprio browser Chrome. L'obiettivo è quello di attirare le partnership OEM, lanciando definitivamente Chrome sul mercato e sfidando direttamente IE
Da una intervista a Marissa Mayer trapela l'intenzione di Google di togliere l'etichetta di "beta" al proprio browser Chrome. L'obiettivo è quello di attirare le partnership OEM, lanciando definitivamente Chrome sul mercato e sfidando direttamente IE

Il tempo delle beta infinite è forse parte del passato. Google, con Chrome, intende infatti cambiare le proprie abitudini e da una intervista traspare l’intenzione di portare Chrome subito ad una release ufficiale: parola di Marissa Mayer (vice presidente Google), incalzata a LeWeb 2008 dalle domande di Michael Arrington.

Chrome ha ad oggi tre mesi di vita. Il browser ha già sofferto alcuni problemi di sicurezza ed il rilascio di varie versioni rivedute e corrette ha già portato anche alcuni cambiamenti a funzionamento ed interfaccia. Ora Google non chiarisce alcunché circa le intenzioni future sul browser, ma l’abbandono della “beta” appare una scelta obbligata soprattutto nei confronti di tutti coloro i quali sul browser potrebbero voler costruire una partnership con il gruppo di Mountain View.

Gli occhi sono puntati, soprattutto, sugli OEM. Chrome, infatti, potrebbe divenire dotazione standard dei prossimi pc Windows in distribuzione e sulla base della navigazione effettuata con Chrome le parti potrebbero trovare accordi importanti che proietterebbero Google nell’aurea realtà delle dotazioni OEM. Si tratterebbe peraltro di una sfida dritta al cuore di Microsoft, che proprio grazie alla dotazione OEM ha fatto di Internet Explorer un dogma intoccabile della navigazione sul web degli anni passati.

Facendo fuori l’appellativo di “beta”, Chrome apre la porta agli OEM e lancia il proprio browser (oggi alla release 0.4.154.33) alla mercé del mercato con una forte assunzione di responsabilità. Trattasi però al momento di un mercato monco: Chrome è disponibile ad oggi solo per piattaforma Windows, mentre Mac e Linux rimangono ancora tagliati fuori dalle disponibilità del browser. Con questa preannunciata mossa (che dovrebbe divenire effettiva in tempi brevi, sebbene una scadenza vera e propria non sia stata dichiarata) Google Chrome sarà costretto a maturare in fretta per fare i conti in tempi brevi con una massa importante di utenti destinata ad evidenziarne rapidamente tutte le criticità.

Oggi Chrome è usato da una minima percentuale di utenti nonostante il link promozionale portato direttamente sulla homepage di Google. Con gli OEM, però, molto potrebbe cambiare: Chrome sarebbe infatti il browser predefinito, il che porterà per inerzia le percentuali d’utilizzo ad una rapida ascesa.

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