Il caricabatterie universale sarà presto realtà

I principali protagonisti del comparto mobile hanno siglato un accordo per realizzare entro il 2012 un caricabatterie universale, basato sullo standard Micro-USB. L'iniziativa consentirà di risparmiare risorse ed energia elettrica, ma Apple non partecipa
I principali protagonisti del comparto mobile hanno siglato un accordo per realizzare entro il 2012 un caricabatterie universale, basato sullo standard Micro-USB. L'iniziativa consentirà di risparmiare risorse ed energia elettrica, ma Apple non partecipa

Il caricabatterie unico per la maggior parte dei telefoni cellulari potrebbe essere presto realtà. L’annuncio arriva direttamente dal Mobile World Congress di Barcellona, dove 17 tra i principali costruttori di telefonini e operatori mobili hanno siglato un primo accordo di massima per sviluppare uno standard comune per la realizzazione di un caricabatterie universale compatibile con i cellulari di prossima produzione. Oltre a rivelarsi una comodità per gli utenti, non più obbligati a dover utilizzare un dispositivo diverso per ogni terminale, l’iniziativa consentirà di ridurre significativamente i consumi di energia per le ricariche.

Secondo la GSMA, l’associazione che raccoglie i principali protagonisti del mercato mobile, l’introduzione di un caricabatterie universale porterà a un risparmio del 50% del consumo di energia legato alla fase di standby dei trasformatori e all’eliminazione di circa 51mila tonnellate di caricatori doppi, dovuti magari all’utilizzo di più dispositivi con sistemi di ricarica incompatibili. I partecipanti all’ambiziosa iniziativa sono fiduciosi di raggiungere l’importante obiettivo entro il 2012 attraverso la realizzazione di una Universal Charghing Solution. Determinati a realizzare il progetto in tempi brevi, i produttori hanno scelto per la nuova generazione di caricabatterie universali il formato Micro-USB, uno standard già ampiamente diffuso e ormai collaudato.

A partire dal primo giorno del 2012, la maggior parte dei telefoni cellulari prodotti dal gruppo promotore dovranno essere compatibili con il nuovo standard universale. I nuovi caricabatterie dovranno, inoltre, rispondere a nuovi requisiti di efficienza energetica per ridurre il loro impatto sui consumi di energia elettrica. «L’industria dei cellulari gioca un ruolo cruciale nell’affrontare i problemi legati all’ambiente e questo progetto costituisce un importante passaggio che potrebbe portare a un enorme risparmio di risorse, senza contare i vantaggi per i consumatori» ha dichiarato con soddisfazione Rob Conway, membro del board della GSMA. L’istituzione di un caricabatterie unico e universale consentirà di ricaricare più dispositivi con un medesimo caricatore, riducendo la produzione complessiva di questi dispositivi di circa il 50%, con evidenti benefici non solo dal punto di vista economico, ma anche per l’ambiente.

Alla prima fase del progetto partecipano alcuni dei principali operatori del comparto mobile su scala globale come AT&T, 3 Group, T-Mobile, Telefonica, Vodafone, Telecom Italia, e i principali costruttori di telefoni cellulari tra cui spiccano Nokia, Samsung, LG, Sony e Motorola. GSMA confida che altri protagonisti della telefonia mobile decidano di partecipare all’ambizioso progetto per uno standard unico legato ai caricabatterie.

Al momento, infatti, tra i grandi assenti figura anche Apple, che si è ormai imposta nel dinamico comparto degli smartphone con il suo iPhone. La società di Cupertino utilizza da oltre cinque anni un “dock connector” standard compatibile con gli iPod e con gli iPhone, ma non sembra essere interessata al progetto della GSMA. Salvo ripensamenti, Apple potrebbe dunque giungere alla scadenza del 2012 con un formato proprio, consolidatosi in una decina di anni di commercializzazione e utilizzo.

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