Italia: cambiano i media, cambia il mercato

Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, in Italia calano i media tradizionali, ma si affacciano sul mercato i nuovi media digitali
Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, in Italia calano i media tradizionali, ma si affacciano sul mercato i nuovi media digitali

Il mercato complessivo dei media in Italia, nel 2011, ha fatto segnare ancora una volta un segno negativo: un calo (- 5%) dovuto dalla flessione dei media tradizionali che non riescono ad essere compensati dai nuovi media che, al contrario, continuano a crescere (+7). Proprio i media digitali, ovvero smartphone, tablet, applicazioni e social network, potrebbero trainare il mercato e fare entrare l’Italia a testa alta nell’economia digitale.

Queste dichiarazioni sono i risultati del Campus Bovisa, ovvero l’evento di presentazione della ricerca dell’Osservatorio New Media & New Internet, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con CEFRIEL.

Secondo Andrea Rangone, Responsabile degli Osservatori ICT del Politecnico di Milano, «Il nuovo concetto di Internet che si sta affermando, potrebbe portare al comparto italiano dei Media digitali quelle soddisfazioni che solo in piccola parte – un mercato pari solo al 7% per cento di quello complessivo dei media in Italia – sono state generate dal suo predecessore. Sarà con questo nuovo volto che l’Italia potrà finalmente entrare a testa alta nell’economia digitale».

Un cambiamento sui mercati che si riflette però anzitutto sullo stile di vita: Internet non significa più solo Personal Computer, ma anche nuovi dispositivi, ovvero smartphone e tablet, sempre più apprezzati dagli italiani, così come le connected TV. A questi vanno aggiunti i social network, che ci vedono tra i primi posti per utilizzo, e i video, molto graditi per il loro potere comunicativo.

Per Giovanni Toletti, Responsabile della Ricerca New Media e New Internet del Politecnico di Milano, ci sono cinque binari che le media Company potrebbero seguire: « maggiore integrazione strategica e organizzativa, maggior focus sul consumatore digitale e sulla sua user experience multicanale, nuove competenze e rete di collaborazioni, diverso approccio al mercato e maggiore creatività nello sviluppo di prodotti e servizi».

Il cambiamento di Internet è dovuto proprio alla diffusione di nuovi dispositivi, che moltiplicano le occasioni di uso della Rete anche tra quei settori della popolazione storicamente meno inclini all’uso del PC. Il nuovo Internet Italiano ha queste caratteristiche: diffusione di smartphone (addirittura superiore agli Stati Uniti) e tablet (visti più come strumenti di intrattenimento che di lavoro) e presenza indiscussa della televisione.

Un “Nuovo Internet”, insomma, sembra adattarsi particolarmente bene al contesto italiano, caratterizzato da una altissima penetrazione di Smartphone(addirittura superiore a quella degli USA) da una diffusione crescente di Tablet, visti più come strumento di entertainment che di lavoro, e da una presenza imperturbabile del mezzo televisivo

Aumentano anche le connected Tv, con oltre 1.1 milioni di nuovi dispositivi nelle case degli italiani, che si aggiungono agli 80 mila decoder, 5 milioni di Game Consolle e 300 mila dispositivi in grado di connettersi ad Internet.

Il cambiamento del panorama si riflette anche sulla distribuzione delle applicazioni (con la stampa che si aggiudica gran parte del mercato) e della pubblicità, soprattutto sui social network, grazie ad una comunità di 24 milioni di utenti.

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