La Regione Marche sconfigge il digital divide

Procede speditamente il piano di sviluppo della banda larga nelle Marche che presto porterà all'annullamento del digital divide nel territorio regionale
Procede speditamente il piano di sviluppo della banda larga nelle Marche che presto porterà all'annullamento del digital divide nel territorio regionale

Procede velocemente il piano di adeguamento delle infrastrutture digitali della Regione Marche che porterà presto l’intero territorio a superare il problema del digital divide. Il progetto, realizzato in collaborazione da Regione Marche e Telecom Italia, prevede l’estensione della copertura a banda larga nelle aree a fallimento di mercato, in cui tali servizi non erano disponibili o dove gli operatori non prevedevano di effettuare investimenti autonomi a breve.

L’obiettivo è quello di diffondere i servizi di connettività avanzata. Il progetto contribuisce alle soluzioni tecniche e imprenditoriali per lo sviluppo di un sistema di reti aperto alla concorrenza creando i presupposti per lo sviluppo di servizi futuri. L’infrastruttura realizzata consentirà servizi di accesso a larga banda ideale per streaming audio/video e applicazioni, navigazione in siti graficamente evoluti, consultazione efficace di mappe, caricamento sul web di foto/video e attività di blogging, invio file di grandi dimensioni, servizi di video conferencing. Tutti servizi che consentiranno di accrescere la competitività del sistema produttivo regionale, la connettività dei privati e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni anche attraverso l’utilizzo di soluzioni di cloud computing.

Cofinanziato per il 60% dalla Regione Marche e per il 40% da Telecom Italia, società aggiudicataria del bando, l’intervento è stato avviato nel marzo 2013 con la firma della Convenzione tra le parti. Fino ad oggi sono state aggiornate 53 centrali, ulteriori 32 lo saranno entro il 2014 e le rimanenti 10 nel 2015. I Comuni interessati sono 67 e alla fine dei lavori la diffusione dei servizi a banda larga sul territorio regionale sarà dell’89,7% per i servizi ad alta capacità, mentre sarà del 99,9% (lorda) per i servizi a bassa capacità.

Oltre all’intervento per la concessione di incentivi finanziari in aree a fallimento di mercato, le linee di intervento prevedono:

  • Realizzazioni di dorsali e reti di distribuzione in fibra ottica nelle aree sottoservite: un progetto in realizzazione tramite Infratel
  • Realizzazione di una rete a banda larga nelle aree marginali del territorio regionale: intervento a cura delle Province, riguarda la realizzazione di una rete di accesso wireless nelle aree marginali

Estremamente soddisfatto del risultato sino a qui ottenuto, Gian Mario Spacca, Presidente della Regione Marche che sul piano di espansione della banda larga sul territorio regionale afferma:

Il dato significativo è la costanza con cui stiamo sviluppando la rete Adsl sul territorio regionale utilizzando la collaborazione di Telecom per quanto riguarda l’efficientamento completo delle centraline. Stiamo cercando di perseguire l’obiettivo della copertura totale del territorio regionale con 20 Mbit e ci siamo quasi, siamo arrivati al 98%. Stiamo affinando la strategia operativa per arrivare alla completa copertura delle Marche. Si tratta di una scelta vitale per il nostro territorio sia dal punto di vista delle famiglie che delle imprese e della pubblica amministrazione. Le Marche, infatti, non sono organizzate, a differenza di tutte le altre regioni italiane, in aree metropolitane, ma in un sistema policentrico.

E’ quindi essenziale una rete su cui far correre servizi e informazioni per garantire la coesione e l’efficienza della comunità marchigiana. Altro aspetto fondamentale è il fatto che siamo una delle Regioni più industriali d’Italia e tra le prime in Europa ed è necessario supportare al massimo il sistema produttivo nella sua proiezione verso il mondo. Per tutti questi motivi continueremo ad investire fino al completamento dell’obiettivo del Cloud Marche.

Gian Mario Spacca ha anche annunciato un ulteriore finanziamento di 5 milioni di euro che sarà utilizzato nel 2014 e all’inizio del 2015 per intervenire sulle ultime lacune che ancora esistono nell’ambito dell’area di copertura.

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