Lo staff di Bungie parla di Halo: Reach

Nuovi interessanti dettagli sul prossimo episodio della serie FPS più apprezzata
Nuovi interessanti dettagli sul prossimo episodio della serie FPS più apprezzata

In una recente intervista apparsa su Edge Online, è stato chiesto a Marcus Letho, creative director di Bungie, Joseph Tung, produttore esecutivo e Brian Jarrard, community director, in che modo il nuovo episodio di Halo cambierà la serie grazie ai miglioramenti ad esso apportati.

Anche in Halo: Reach, così come nei precedenti episodi, il leitmotiv sarà quello della salvezza dell’umanità che il giocatore dovrà rendere possibile. Un tema positivo, dunque, che permetterà al giocatore di schierarsi dalla parte dell’eroe, un ruolo che non stanca mai, nonostante tutti gli episodi usciti finora siano stati focalizzati su questa stessa tematica.

Letho ha paragonato Reach al Titanic. Come nel caso della maestosa nave americana affondata nel lontano 1912, si sa già che anche il Reach cadrà e che settecento milioni di persone periranno a causa di questo infausto evento. Senza l’intervento del giocatore la situazione è destinata a capitolare.

Secondo Tung la storia di Halo: Reach, intesa come un continuo peggioramento delle condizioni di partenza, è stata sviluppata intorno al gioco, e non prima o dopo di esso. Prima di tutto c’è stata la volontà di realizzare un gioco dal gameplay solido e dalle idee che potessero stimolare il giocatore, quindi la storia è stata ricucita attorno ad esso ottenendo un risultato esaltante e che promette colpi di scena e situazioni mozzafiato piene di suspance.

I tre intervistati si sono dimostrati concordanti nell’affermare che le razze e le tecnologie presenti in Halo: Reach, prequel del primo episodio, siano andate in parte distrutte ed estinte, e in tal maniera si giustifica anche la presenza nel gioco di creature e armi mai viste negli episodi successivi.

Halo: Reach sarà ispirato agli eventi narrati nel libro “La caduta di Reach“, ma non sarà incentrato sugli stessi fatti che accadono in quest’ultimo. Letho, Tung e Jarrard hanno affermato di voler rimanere quanto più fedeli sia possibile alla storia narrata su carta stampata, cercando di evitare paradossi cronologici e imprecisioni di sorta.

I tre, tuttavia, hanno affermato che i più accaniti fan saranno forse in grado di trovare qualche discordanza, a fronte, però, di un titolo veramente solido e divertente, in grado di far passare sopra eventuali difetti.

Marcus Letho ha poi insistito sull’IA implementata nel gioco, sostenendo che Halo: Reach, a differenza di giochi quali Uncharted o Call of Duty, riuscirà a dotare i nemici di un’intelligenza senza pari, in grado di accrescere anche la longevità del titolo, poiché esso potrà essere rigiocato più volte con risultati e atteggiamenti sempre differenti da parte degli avversari, che interverranno in modo diverso a seconda degli attacchi da parte del giocatore.

Anche a livello grafico Halo:Reach subirà delle modifiche sostanziali, che permetteranno di sfruttare appieno le possibilità tecniche di Xbox 360.

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