L’edizione di Mac Pro destinata al mercato europeo non è prodotta negli Stati Uniti, così come invece avviene per gli esemplari a stelle e strisce. È quanto rivela MacRumors, riportando le immagini di un utente francese, pronto a dimostrare come il suo dispositivo Apple sia stato prodotto in Cina.
La questione tiene banco ormai da diversi mesi, in particolare con l’introduzione dei dazi sull’import dalla Cina voluti dall’amministrazione di Donald Trump. A differenza del precedente Mac Pro dalle forme cilindriche, Apple avrebbe voluto assemblare la nuova versione in Cina, per ridurre i costi agli utenti finali. La società aveva anche avanzato una richiesta ufficiale di esenzione dei dazi – rimbalzata dallo stesso Donald Trump con un tweet – per poi acconsentire alla produzione del desktop professionale nei suoi impianti di Austin, in Texas. A quanto pare, questa decisione riguarda unicamente i Mac Pro destinati al mercato statunitense.
Così come riferito da MacRumors, i dispositivi destinati agli utenti europei – e probabilmente anche in altri Paesi del mondo, al di fuori degli Stati Uniti – riportano serigrafata sulla scocca la scritta “Designed by Apple in California, assembled in China”. La ragione appare molto ovvia: non essendo soggette a dazi, per Apple è molto più conveniente produrre queste macchine in Cina anziché in patria.
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In ogni caso, nonostante la differenza di produzione – e probabilmente costi diversi a livello di fornitura – il nuovo Mac Pro non vede dei prezzi differenziati tra Europa e Stati Uniti. Il modello base si aggira intorno ai 6.000 euro in entrambi i continenti, con picchi che possono giungere a 63.000 euro per la configurazione hardware più generosa. Nonostante il prezzo, evidentemente destinato ai grandi professionisti, le prime recensioni del prodotto appaiono del tutto entusiastiche: si tratterebbe, infatti, di una macchina estremamente veloce.