Mercato mobile, l'Europa è rimasta indietro

Un report della GSMA evidenzia i progressi degli Stati Uniti nel settore mobile. Gli operatori europei offrono invece servizi più scadenti in termini di copertura e velocità.
Mercato mobile, l'Europa è rimasta indietro
Un report della GSMA evidenzia i progressi degli Stati Uniti nel settore mobile. Gli operatori europei offrono invece servizi più scadenti in termini di copertura e velocità.

Per molti anni l’Europa è stata considerata un pioniere nello sviluppo delle tecnologie mobile. I produttori del vecchio continente hanno lanciato sul mercato innovazioni che oggi vengono utilizzate da oltre 3 miliardi di persone in tutto il mondo. In poco tempo, gli operatori telefonici hanno sviluppato una rete 3G e in seguito hanno fornito ai cittadini servizi basti su HSPA e HSPA+. L’Europa ha però rallentato la sua corsa e, da circa sei anni, è stata superata dagli Stati Uniti, dove sono state realizzate nuove infrastrutture che hanno portato ad un incremento della velocità e del numero di utenti. Il ritardo dell’Europa è ulteriormente aumentato con l’arrivo delle reti LTE.

Un report pubblicato da GSMA, l’associazione che rappresenta gli operatori telefonici mondiali, mette in evidenza i fattori che hanno causato la perdita della leadership europea, suggerendo allo stesso tempo la strada da seguire per ritornare ai fasti del passato. Negli Stati Uniti gli investimenti mobile sono aumentati del 70% dal 2007 ad oggi, mentre in Europa sono drasticamente diminuiti e il gap continua a crescere. Maggiori investimenti significa maggiore velocità di connessione. Le reti statunitensi sono ora il 75% più veloci delle reti europee (2,6 contro 1,5 Mbps) e questo divario aumenterà entro il 2017, quando gli utenti statunitensi avranno a disposizione una velocità doppia rispetto agli utenti europei.

In Europa la spesa mensile è inferiore (38 contro 69 dollari), ma negli Stati Uniti si consumano più minuti di chiamate (901 contro 170) e il doppio dei dati. Entro la fine del 2013, il 19% delle connessioni negli Stati Uniti avverranno su reti LTE, mentre in Europa la percentuale sarà inferiore al 2%. Il motivo principale di tutto ciò è rappresentato dalla frammentazione dei mercati che impedisce agli operatori di acquisire economie di scala e ai consumatori di usufruire di servizi efficienti e capillari.

GSMA consiglia alla Commissione Europea di accelerare l’assegnazione della frequenza dei 700 MHz per i futuri servizi mobile a banda larga. L’associazione suggerisce inoltre di ridurre gli ostacoli che impediscono la fusione tra gli operatori, di rivedere le regolamentazioni nazionali per facilitare la creazione di un mercato unico europeo (il primo passo è l’eliminazione dei costi di roaming), e di avviare un piano che preveda collaborazioni pubblico-privato panaeuropee con l’obiettivo di stimolare la crescita e promuovere nuovi investimenti in tecnologie e servizi.

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