Opera Mini per Android, ricerche per categorie

La nuova versione di Opera Mini per Android permette di effettuare ricerche per categorie di contenuti e di controllare meglio il download dei file.
La nuova versione di Opera Mini per Android permette di effettuare ricerche per categorie di contenuti e di controllare meglio il download dei file.

La software house norvegese ha annunciato una nuova versione di Opera Mini per Android. Le novità principali sono due, la prima semplifica la ricerca dei contenuti, mentre la seconda offre un maggiore controllo sui download. Questa versione light del browser principale è molto apprezzata dagli utenti che usano smartphone di fascia bassa. Opera ha recentemente aggiornato la tecnologia di compressione, usata anche sulla versione desktop.

Anche se i moderni browser suggeriscono automaticamente le keyword da utilizzare, non sempre il risultato di una ricerca è quello desiderato. Meglio quindi avere uno strumento che filtra a priori i contenuti. Dopo aver installato (o aggiornato) Opera Mini, gli utenti vedranno una nuova barra nella parte superiore dello schermo, simile a quella di Google, con cinque categorie: web, immagini, shopping, video e notizie. Altrettanto interessante è la funzionalità che permette di gestire i download.

La maggioranza degli utenti usa i servizi di streaming per riprodurre musica e film, ma alcuni preferiscono scaricare i contenuti per l’accesso offline. Nella nuova versione di Opera Mini è stata aggiunta l’opzione per il download immediato oppure per il download solo in presenza di un collegamento WiFi. Se ci sono più file da scaricare è possibile impostare il numero di download concorrenti.

L’utente può vedere l’elenco dei download quando viene avviata l’operazione e scegliere dove salvare i file per ogni download. In caso contrario, il download prosegue in background durante la navigazione. Con Opera 34 per desktop è stata introdotta una nuova versione della tecnologia di compressione che velocizza l’apertura delle pagine fino al 15% e risparmia il consumo dei dati fino al 23% rispetto alla precedente versione.

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