PayPal, la quiete dopo la tempesta (update)

Un blackout notturno dei servizi offerti da PayPal ha paralizzato per qualche ora i pagamenti tramite Internet
Un blackout notturno dei servizi offerti da PayPal ha paralizzato per qualche ora i pagamenti tramite Internet

Un’ora e mezzo di blackout, con gli addetti ai lavori subito pronti a risolvere il problema e ad annunciare il ritorno al normale corso di attività. Nella notte tra il 29 ed il 30 Ottobre, il più importante servizio di pagamenti online ha impedito a milioni di utenti di effettuare trasferimenti di fondi per l’acquisto di beni o servizi via Internet, a causa di un problema tecnico.

Circa 74 minuti, a detta dello staff di PayPal, che secondo una prima stima effettuata da Bloomberg hanno impedito a ben 14,6 milioni di Dollari di viaggiare attraverso la rete, da un account ad un altro. La conseguenza logica di ciò è una clientela insoddisfatta di quanto accaduto e commercianti che accusano il gigante dei pagamenti nel Web di un danno economico arrecato. Da PayPal, per adesso, giungono soltanto le scuse per quanto accaduto, ma nessun dettaglio tecnico riguardante i motivi del blackout.

Il periodo di effettiva inattività del servizio è stato in realtà maggiore, in quanto anche dopo il cessato allarme sul blog ufficiale di PayPal, molti utenti hanno avuto difficoltà ad accedere al sito e ad effettuare pagamenti. E non è questo il primo caso di disservizio per quanto concerne quello che rappresenta una delle principali fonti di sostentamento per il gruppo eBay: già durante il mese di Agosto, per ben 6 ore i server di PayPal sono stati irraggiungibili.

La situazione è fortunatamente tornata alla normalità e nessun altro problema sembra essere stato riscontrato in seguito all’intervento di manutenzione degli ingegneri del gruppo. Resta comunque l’ombra del mistero riguardo gli effettivi motivi che hanno causato tale blackout: la promessa di PayPal è quella di fornire spiegazioni al più presto, ma per ora tutto tace.

Update

Scott Guilfoyle, PayPal CTO, ha spiegato sul blog ufficiale del gruppo che il problema è stato identificato in una disfunzione hardware a cui il gruppo non ha saputo far fronte nei tempi previsti. Il ritorno alle attività ha pertanto causato ulteriori squilibri sfociati in una certa instabilità. Al momento tutte le funzioni risultano ripristinate.

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