Asus Zenfone Max Pro (M2)

Il nuovo Asus Zenfone Max Pro (M2) ha un ampio display da 6,3” e una batteria da ben 5000mAh per non rimanere mai senza carica.

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Contro

il voto di Webnews  7.9
Il nuovo Asus Zenfone Max Pro (M2) ha un ampio display da 6,3” e una batteria da ben 5000mAh per non rimanere mai senza carica.

A qualche mese dal lancio di Zenfone Max Pro (M1), la Taiwanese Asus torna sul mercato con il successore della linea di smartphone caratterizzati da una batteria particolarmente capiente. Vediamo quindi come si posiziona questo nuovo Asus Zenfone Max Pro (M2) e come si comporta nei nostri test.

Asus Zenfone Max Pro (M2): tutti i dettagli

Design ()

La confezione del M2 è piuttosto completa: contiene il telefono, un caricabatteria da 10W, un cavo microUSB, degli auricolari stereo in-ear con jack da 3,5mm con cuscinetti di diverse dimensioni, una cover trasparente in silicone morbido e lo strumento estrattore della SIM oltre alla manualistica e alle informazioni sulla garanzia.

Le dimensioni del terminale sono piuttosto generose, 157,9X75,5X8,5mm, per dare spazio all’ampio display IPS Full HD+ da 6,3 pollici con notch, e il peso è di 175 grammi.

La parte anteriore del Asus Zenfone Max Pro (M2), ricoperta di Gorilla Glass 6, contiene la fotocamera frontale con soft LED flash, lo speaker e i sensori all’interno del notch. Sul retro, in policarbonato lucido a 16 strati con effetti cangianti che ricordano i prodotti con copertura in vetro, troviamo la doppia fotocamera con flash dual tone, il lettore d’impronte ed il logo Asus.

Ai bordi del device trova spazio un microfono per la cancellazione dei rumori in alto; lo slot triplo per due SIM e microSD a sinistra; i tasti power e volume a destra; la porta microUSB con supporto OTG e ricarica inversa, il jack audio da 3,5mm, un microfono e la griglia altoparlante in basso.

Scheda tecnica ()

Asus Zenfone Max Pro (M2) è spinto dall’ormai datato ma ben collaudato processore Qualcomm Snapdragon 660 octa-core con clock fino a 2,2GHz e architettura a 14nm, corredato di GPU Adreno 512, ben 6GB di RAM e 64GB per l’archiviazione, espandibile con microSD fino a 2TB. Disponibili anche 100GB di storage extra su Google Drive per un anno per chi acquista questo dispositivo.

La dual camera posteriore è composta da un sensore principale Sony IMX486 da 12MP con apertura f/1.8, pixel da 1,25μm, stabilizzatore elettronico (EIS) e autofocus a rilevamento di fase (PDAF), e da un sensore di profondità da 5MP con fuoco fisso. Riesce a registrare video fino a 1080p@60fps o in 4K a 2160p@30fps.

La fotocamera frontale è da 13MP con apertura f/2.0 e pixel da 1,12μm e serve anche per lo sblocco del telefono con riconoscimento facciale. Possiamo registrare video fino a 1080p@30fps.

Sono presenti i sensori che troviamo ormai in quasi tutti gli smartphone: luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio e magnetometro (bussola digitale). Né mancano le connettività Bluetooth 5.0, NFC, WiFi 802.11 b/g/n a 2,4GHz (assente la banda da 5GHz), la localizzazione GPS con A-GPS, Glonass, Galileo, BeiDou, e la radio FM.

Per quanto riguarda la connettività cellulare, sono supportate tutte le bande GSM, 3G e 4G utilizzate nel nostro paese, ma le reti LTE sono solo di Cat.4 con velocità massima di download pari a 150Mbps, e quindi non è supportata la connessione 4G+. Presente invece il VoLTE qualora esso sia supportato dal proprio operatore telefonico.

Il punto di forza dell’Asus Zenfone Max Pro (M2) è senza dubbio la batteria, un’unità ai polimeri di litio da ben 5000mAh che, stando alle dichiarazioni dell’azienda, permette di arrivare a 35 giorni in stand-by, a 45 ore in conversazione, a 19 ore in riproduzione video: una durata sicuramente notevole che dovrebbe permettere di raggiungere anche le due giornate intere di utilizzo.

Per quanto riguarda il software, con Zenfone Max Pro (M2) si assiste a un ritorno a un’interfaccia stock di Android, sebbene non si parli di Android One (e quindi non sono garantiti gli aggiornamenti di software come per i device che fanno parte del progetto di Google). La versione di lancio è Android 8.1 Oreo ma Asus ha già promesso l’aggiornamento ad Android 9.0 Pie a partire dai primi giorni di febbraio 2019.

Prezzo()

Asus Zenfone Max Pro (M2) è già disponibile nelle colorazioni Midnight Blue e Cosmic Titanium al prezzo consigliato al pubblico di €299,99.

Recensione ()

Abbiamo usato il nuovo Zenfone Max Pro per un paio di settimane, e ci sentiamo di dire che è un terminale sicuramente adatto a chi fa un uso intenso dello smartphone ma senza applicazioni particolarmente pesanti quali videogiochi o app per video editing.

Il processore si comporta molto bene nelle operazioni di tutti i giorni, e i 6GB di RAM su un’interfaccia semplice come quella di Android stock sono veramente più di quanti se ne possano desiderare. Non abbiamo rilevato alcun rallentamento nell’uso quotidiano del terminale.

L’autonomia è realmente al di sopra di qualsiasi aspettativa: non ci sono problemi a raggiungere i due giorni completi di utilizzo, anche con 10 ore di schermo attivo, anche sotto rete mobile. Un ottimo plus per chi passa molte ore fuori casa e non vuole avere sempre dietro un power bank. Peccato solo per l’assenza di una tecnologia di ricarica rapida, che è limitata a 5V/2A ed impiega circa 4 ore per ricaricare completamente lo smartphone.

Il display ci è piaciuto: ampio e luminoso, ha una buona gamma di colori e si vede bene anche alla luce diretta del sole. Il notch non è troppo grande, ma non è presente nessuna opzione per colorare i bordi di nero e nasconderlo. Peccato che alcune app di sistema non siano ottimizzate per questa forma dello schermo e capiti abbastanza di frequente di vedere testi o icone parzialmente tagliati proprio dalla tacca centrale.

Promosso l’audio dallo speaker di sistema, sebbene sia solo mono, ha una buona amplificazione ed equalizzazione, sia per l’ascolto di musica che per la visualizzazione di filmati con conversazioni; buono anche l’ascolto in cuffia, sia via Bluetooth che via cavo jack.

Sempre buono il sensore d’impronta, veloce e preciso, sebbene non sia dotato dell’utilissima gesture per espandere la barra delle notifiche, utile soprattutto in dispositivi così grandi. Fra le altre opzioni di sicurezza troviamo anche lo sblocco con il viso, anch’esso veloce e preciso.

Lato connettività, abbiamo già detto che Asus Zenfone Max Pro (M2) non ha né il 4G+ né il WiFi dual band, ma la ricezione appare comunque buona sia in chiamata che in navigazione.

Molto utile lo slot triplo con possibilità di inserire due nano SIM e una microSD allo stesso tempo, cosa molto rara nel panorama smartphone odierno. Molto utile anche la funzione di ricarica inversa della porta microUSB che consente di usare questo smartphone come power bank per ricaricare un altro telefono o un accessorio.

Passando al reparto fotografico, il software che gestisce i sensori è piuttosto limitato: è presente la selezione automatica di 13 scene, ma abbiamo poche scelte su come scattare le foto. Mancano infatti modalità di uso comune, quali la panoramica o le registrazioni di video in time-lapse e slow motion. Presente una modalità notte, ma dall’analisi dei file EXIF delle foto scattate, sembra più un filtro che non una vera modalità che va a ottimizzare l’esposizione della fotocamera. Assente anche l’integrazione con Google Lens nell’app fotocamera, sebbene la si possa trovare comunque inclusa in Google Foto.

La qualità delle foto e dei video è comunque buona di giorno, mentre decade abbastanza in condizioni di bassa luminosità, sia utilizzando la fotocamera principale che quella frontale; il flash anteriore invece aiuta a scattare selfie di qualità superiore anche al buio.

Per concludere, possiamo sicuramente confermare quanto detto in apertura: l’Asus Zenfone Max Pro (M2) è un buon terminale per chi vuole uno smartphone dall’ottima durata di batteria, ma se avete intenzione di usare il device per videogame con molte animazioni, allora è meglio guardare a prodotti con un chipset di livello superiore. Il giusto posizionamento di prezzo al di sotto dei 300 euro lo rende comunque un prodotto appetibile a molti.

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