Roaming Separation per i clienti Vodafone

Dal primo luglio, Vodafone offrirà ai suoi clienti la possibilità di scegliersi autonomamente un operatore estero da utilizzare per il roaming
Dal primo luglio, Vodafone offrirà ai suoi clienti la possibilità di scegliersi autonomamente un operatore estero da utilizzare per il roaming

Dal primo luglio scatterà un nuovo ribasso per quanto riguarda i costi del roaming internazionale, ma probabilmente la più interessante novità è legata alla possibilità offerta al cliente di un operatore di scegliere autonomamente l’operatore estero più conveniente da utilizzarsi per chiamare e navigare senza dover per questo cambiare SIM e numero di telefono. L’entrata in vigore dal primo luglio 2014 di questa particolare opportunità era già stata annunciata da tempo, ma sino all’ufficializzazione dell’Unione Europea dell’entrata in vigore del nuovo tariffario dei costi del roaming, la maggior parte degli operatori l’aveva “scordata”.

Vodafone, apparentemente per prima tra gli operatori italiani, ha aperto una sezione all’interno del suo sito ufficiale in cui avvisa i suoi utenti di questa nuova e particolare agevolazione tariffaria. Vodafone battezza questo servizio come “Roaming Separation” spiegando alla propria clientela come scegliere un “Alternative Roaming Provider” (ARP) con cui chiamare, messaggiare e navigare o su come scegliere un “Local Break Out” (LBO) attraverso il quale navigare in roaming. Per quanto riguarda l’ARP, Vodafone sottolinea come i clienti potranno scegliere dal primo luglio un qualsiasi operatore alternativo per il roaming all’interno dei Paesi europei, a patto che tale operatore abbia in essere accordi Camel con Vodafone.

Inoltre, i clienti Vodafone potranno attivare il servizio Alternative Roaming Provider (ARP) utilizzando i canali di vendita messi a disposizione dell’ARP. Procedura analoga anche per l’attivazione del servizio LBO. Vodafone però ci tiene a sottolineare che non potrà in alcun modo risolvere problematiche del servizio imputabili all’ARP/LBO Provider e che in questi casi i clienti dovranno rivolgersi direttamente all’operatore estero a cui hanno deciso di appoggiarsi.

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