The Sims 3: la pirateria ha favorito le vendite del gioco

Sembra strano sentire le parole del CEO di Electronic Arts che parla in modo positivo della pirateria, descrivendo i vantaggi ricevuti da un uso illegale degli strumenti di condivisione di file. Eppure sembra proprio che questa volta la diffusione di un gioco sulle reti P2P abbia fatto bene al publisher.

Si tratta di The Sims 3, il gioco attualmente nel posto più alto delle classifiche dei videogame più venduti per piattaforma PC in Italia, in queste settimane al centro delle polemiche per quanto riguarda il gran numero di download illeciti (200.000) dalle reti di file sharing.

Il CEO dell’azienda produttrice del gioco, John Riccitiello, ha però rilasciato un’intervista in cui non prende in modo negativo questi dati, ribaltandoli nelle ipotesi più favorevoli e affermando che in realtà la diffusione del gioco è stato un veicolo positivo per le successive vendite e quindi per l’aumento delle entrate economiche dell’azienda.

Il CEO ha infatti fatto notare che senza l’attivazione online della copia regolarmente acquistata, il giocatore che avrà scaricato il videogame dalle reti P2P potrà soltanto giocare in single-player e solamente in una delle due città contenute all’interno del gioco.

A questo punto sembra proprio che l’azienda abbia deciso quasi di incentivare ad utilizzare la versione diffusa illecitamente, per spronare i giocatori che si appassioneranno al videogame ad acquistare successivamente una copia originale per poter usufruire di tutte le funzionalità complete offerte dal prodotto.

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