Voglia di WiMax, ma l'Italia digitale è sempre più indietro

In Italia stiamo assistendo ad una vera corsa per aggiudicarsi le licenze per lo sfruttamento del WiMax, una tecnologia che dovrebbe cambiare il modo di navigare in internet in Italia.
Ma se da un lato notiamo una grande euforia verso questa nuova frontiera tecnologica, un rapporto dell’Ecta (associazione che raccoglie gli operatori alternativi Europei) mostra una Italia drammaticamente indietro.

Che fossimo ultimi o quasi lo sapevamo già, ma il dato che emerge è ancora più allarmante: stiamo ancora inesorabilmente perdendo terreno nei confronti della altre nazioni Europee.
Forse è venuto davvero il momento di preoccuparci.

L’Italia digitale cresce davvero poco, solo il 3% all’anno, contro una media Europea del 10%. Solo il 16,5% dei nostri concittadini è connesso con reti a banda larga.
La Grecia fa peggio di noi e l’Irlanda ci ha superati. Numeri che fanno molto riflettere.

Giusto per fini statistici, l’Europa allargata ha una media di diffusione della banda larga del 19,8% e la “vecchia Europa” addirittura del 21,2%.
Non facciamo poi troppi paragoni con Stati singoli perchè il confronto sarebbe pietoso.

La Danimarca, vera superstar ha una media del 34,5%. Ma è uno Stato piccolo, ma anche se confrontiamo l’Italia con Francia, Germania… i risultati sono per noi davvero sconfortanti.
A casa nostra sappiamo solo difenderci grazie alla presenza di Fastweb che alza la media delle connessioni su Fibra. Ma questo è un settore di nicchia.

Molto interessante notare come Telecom Italia si dimostri sempre monopolista avendo il 64% del mercato + il 20% dato dagli operatori che comprano l’accesso alla rete a banda larga.
Non sono dati “entusiasmanti”, speriamo che l’arrivo del WiMax possa dare una sterzata decisa a questa tendenza negativa.

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