Unanime il primo verdetto su Android: «No!»

La comunità di sviluppatori che ha potuto mettere mano all'SDK di Android distribuito da Google si è molto lamentata dell'impossibilità di lavorare a causa dei troppi bug e del cattivo servizio di supporto di Mountain View
La comunità di sviluppatori che ha potuto mettere mano all'SDK di Android distribuito da Google si è molto lamentata dell'impossibilità di lavorare a causa dei troppi bug e del cattivo servizio di supporto di Mountain View

E’ ormai un mese che Google ha distribuito il software development kit di Android, la piattaforma open source per telefoni cellulari che intende sviluppare in accordo con la comunità di utilizzatori, e cominciano ad arrivare le prime valutazioni sull’ecosistema costruito dal grande motore di ricerca. E non sono certo positive.

Secondo gli sviluppatori che fino ad ora hanno messo mano su Android il sistema non sarebbe assolutamente pronto per andare in giro e soprattutto da Mountain View non avrebbero messo in campo un servizio di supporto adeguato. Troppi i difetti e i bug, troppe le difficoltà e troppo poco l’aiuto che viene dalla grande G. Il problema è che molti dei bug che affliggono l’ecosistema Android sono talmente sostanziali che impediscono lo sviluppo, anche perchè manca pure una documentazione adeguata. E non farebbe eccezione nemmeno il layout dell’interfaccia utente, troppo ostico e privo di esempi valevoli che ne illustrino le tecniche di programmazione.

Insomma il verdetto della comunità di sviluppatori che fino ad ora hanno avuto modo di mettere mano sull’SDK rilasciato da Google è unanime: Android non è assolutamente pronto per essere distribuito. E a quanto sembra nemmeno Mountain View è pronta, dato che i problemi riguardano anche la riluttanza di Google ha rispondere alle lamentele.

Android doveva essere l’alternativa al dominio dei sistemi chiusi nel mondo cellulare, avrebbe dovuto liberare la telefonia dalla tirannia dei grandi carrier, ma ora sembra che i problemi siano più del previsto e potrebbe non bastare più l’incentivo dei 10 milioni di dollari di premio promessi agli autori dei migliori software.

Inoltre le ire del pubblico stanno andando direttamente contro Google, il quale ha messo in campo degli ottimi ingegneri e dunque è tenuto a fare un buon lavoro, anche perchè tutti sanno che da questo affare Google intende trarre profitto con il suo sistema di advertising per telefoni cellulari.

A sua discolpa il grande motore di ricerca afferma che il prodotto finito è atteso non prima della seconda metà del 2008 e che gravi problemi gli hanno impedito di mettere a punto un sistema di controllo e prevenzione dei bug in modo da rendere noto a tutti quando un problema è risolto, cosa che avrebbe di molto ridotto gli sforzi.

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