Pirateria online: 2,6 miliardi di fatturato

Il fatturato generato dalla pirateria digitale per l’anno 2007 è stato stimato in 2,6 miliardi di euro.

Il bottino preferito dei pirati è stato il software, i libri, la musica e naturalmente i film.

Ovviamente i mancati guadagni per le Major sono ancora più rilevanti visto che la condivisione di materiale protetto da copyright mediante il peer to peer non si può rilevare esattamente e quantificare.

Per ciò che concerne i supporti fisici (CD-rom e DVD), gli sharer prediligono i videogiochi seguiti a ruota dai film.

Secondo le stime della SIAE, il danno per l’industria musicale ammonta per l’anno 2007 a circa 261 milioni di euro (nel 2006 erano circa 650 milioni di euro) mentre è di circa 335 milioni di euro il danno accertato per i colossi della cinematografia.

Il Web è come un contenitore dove chiunque può trovarvi facilmente ciò che cerca

afferma Vito Alfano, dirigente della SIAE, che prosegue:

Addirittura anche gli extracomunitari si sono lamentati del calo di vendite di materiale piratato

Siamo alle solite insomma, tutti si lamentano ma la situazione non cambia. La verità è che manca una normativa completa (senza vuoti legislativi) che disciplini in toto la materia, determinando una certezza della pena, sia nei confronti degli sharer, che nei riguardi dei provider, che spesso, in maniera del tutto arbitraria, violano la privacy dei propri utenti limitando un sacrosanto diritto personale: quello della libertà.

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