Internet Advertising dalle uova d'oro

Il terzo trimestre del 2005 è il migliore finora mai vissuto dal mercato dell'Internet Advertising. La crescita rispetto allo stesso periodo del 2004 è di oltre il 30%, con 5 punti percentuali in più rispetto al secondo trimestre. Segnali positivi ovunque
Il terzo trimestre del 2005 è il migliore finora mai vissuto dal mercato dell'Internet Advertising. La crescita rispetto allo stesso periodo del 2004 è di oltre il 30%, con 5 punti percentuali in più rispetto al secondo trimestre. Segnali positivi ovunque

Una ricerca condotta da Interactive Advertising Bureau (IAB) e PricewaterhouseCoopers (PwC) promette per la fine dell’anno un risultato del tutto positivo per il mercato della pubblicità online. La ricerca, peraltro già segnalata da Blog4biz, ancora non offre proiezioni definitive ma fotografa semplicemente l’attuale situazione già ampiamente positiva.

Il mercato dell’Internet Advertising ha totalizzato nel terzo trimestre dell’anno un ammontare di ben 3.1 miliardi di dollari. La cifra supera di quasi 5 punti percentuali il trimestre precedente (2.9 miliardi) e di oltre 30 punti percentuali il risultato dello stesso periodo nell’anno 2004 (2.3 miliardi). 12 miliardi di dollari è l’entrata finale ipotizzabile mentre 9.6 miliardi è l’entrata quantificata per il settore lo scorso anno.

I dati (il cui resoconto definitivo verrà incluso nel Internet Advertising Revenue Report pubblicato ad inizio 2006) evidenziano dunque una crescita che si fa esponenziale, il tutto sulla scia di una causa diretta di tale crescita quale l’aumento costante della popolazione del web e la corrispondete appetibilità degli spazi promozionali su tale strumento. Il quadro dipinto è dunque decisamente roseo, e le previsioni per il prossimo futuro non sono meno ottimistiche.

I segnali positivi in proiezione futura non mancano: Overture ha, con un giudizio che va filtrato degli ovvi interessi di parte, giudicato l’Internet Advertising come una «opportunità da cogliere al volo». Parallelamente Google ha iniziato a testare la nuova modalità del Pay-per-Call ed il pacchetto azionario del gruppo (che basa tutte le sue fortune sull’andamento della raccolta pubblicitaria) è in continua ascesa.

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