Iliad, parte il conto alla rovescia

A marzo partiranno le attività dei call center di Iliad; il nuovo operatore sta iniziando a scaldare i motori in vista del suo debutto ufficiale.
A marzo partiranno le attività dei call center di Iliad; il nuovo operatore sta iniziando a scaldare i motori in vista del suo debutto ufficiale.

Il debutto di Iliad in Italia è sempre più vicino. Secondo quanto riportato dal Corriere delle Comunicazioni, i call center del nuovo operatore saranno resi operativi all’inizio del mese di marzo. I call center saranno dislocati a Roma, Taranto e Corsico. Attualmente, la società starebbe formando gli operatori che lavoreranno al loro interno. Questa notizia è molto interessante perchè se i call center apriranno i battenti significa anche che le attività dell’operatore sono in procinto di partire.

Effettivamente, le ultime indiscrezioni parlavano del debutto di Iliad all’inizio della primavera e quindi il mese di marzo corrisponderebbe esattamente con queste tempistiche. Ovviamente si attendono comunicazioni ufficiali da parte della società ma sembra che sia quasi tutto pronto per il debutto di questo nuovo operatore che punterà a rivoluzionare il mercato della telefonia mobile in Italia attuando tariffe particolarmente aggressive, le stesse che lo hanno reso celebre in Francia sotto il brand di Free Mobile. Tutti i tasselli di questo complesso progetto sarebbero stati, oramai, messi a posto. L’ultimo scoglio, la nomina del CEO italiano, è stato superato alcune settimane fa con l’annuncio che a guidare la società in Italia sarà Benedetto Levi, un grintoso e preparato giovane manager, scelto probabilmente anche per accattivarsi la fascia di mercato dei più giovani.

Nel giro di un mese, dunque, le attività di Iliad prenderanno il via in Italia. A questo punto non rimane che attendere l’ufficialità e scoprire esattamente cosa la società ha in serbo per i clienti italiani. Si ricorda che Iliad potrà contare su di una rete proprietaria realizzata sfruttando le frequenze e le torri in eccedenza della fusione Wind Tre. Nelle zone in cui non potrà contare sulla sua presenza diretta si appoggerà alla rete di Wind Tre grazie ad un accordo di roaming nazionale.

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