RIM punta sulle app Android per il BlackBerry PlayBook

RIM vuole rialzare la testa nel mercato tablet con BlackBerry PlayBook e imporsi come nuova forza in un mercato ricco di alternative.
RIM vuole rialzare la testa nel mercato tablet con BlackBerry PlayBook e imporsi come nuova forza in un mercato ricco di alternative.

Research In Motion vuole diventare uno dei punti di riferimento per il mercato dei tablet, benché il proprio BlackBerry PlayBook non abbia offerto i risultati sperati alla vigilia dall’azienda di origini canadesi. La rivincita del dispositivo passa attraverso la nuova edizione di PlayBook OS, che nel corso dei prossimi mesi giungerà alla versione 2.0 e che in questi giorni è in mostra nel corso del CES 2012 di Las Vegas.

Nodo cruciale per la svolta tanto attesa in casa RIM sono le applicazioni: tra le principali feature di PlayBook OS 2.0 figura infatti un player in grado di avviare automaticamente applicazioni realizzate per Android, ampliando di fatto il numero di app a disposizione degli utenti. In questo modo i vertici dell’azienda pensano di poter aumentare l’appetibilità di un dispositivo che fino a oggi non è riuscito a emergere rispetto alla concorrenza in un mercato ricco di soluzioni alternative.

Alec Saunders, vice presidente per le relazioni con gli sviluppatori, ha tuttavia precisato una serie di paletti che RIM imporrà in tal senso: l’apertura al BlackBerry PlayBook verso l’OS targato Google non sarà infatti totale, bensì limitata a quegli sviluppatori che utilizzeranno gli strumenti messi a disposizione per effettuare il porting delle proprie app verso la piattaforma PlayBook OS 2.0 e inviando poi le stesse a un apposito team che valuterà l’eventuale bontà del progetto e deciderà se consentire o meno l’ingresso nello store ufficiale.

Fine ultimo di questa fase di filtraggio è quello di evitare il proliferare di malware e virus, sempre più frequenti nell’Android Market. In un primo periodo, spiega Saunders, saranno disponibili alcune centinaia di applicazioni, le quali si spera possano aumentare nel corso dei mesi a venire. Altro vincolo è poi l’impossibilità di lanciare più di un’app Android in parallelo con un’app nativa, mentre qualora si vogliano utilizzare esclusivamente software provenienti dall’universo del robottino verde si potrà avere a disposizione un apposito sistema per il multitasking.

Le novità di PlayBook OS 2.0 chiaramente non terminano qui, ma includono anche una lunga serie di nuove funzionalità e migliorie introdotte dagli ingegneri del gruppo per rendere il tablet di punta dell’azienda più completo ed efficiente. Tra queste figura anche la possibilità di gestire contatti e posta elettronica senza dover collegare il device a uno smartphone BlackBerry.

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