Mediaset potrebbe vendere Premium a Sky a novembre

Pare che Sky sia pronta ad acquistare tutta la piattaforma Premium da Mediaset e le trattative potrebbero concludersi già a novembre.
Pare che Sky sia pronta ad acquistare tutta la piattaforma Premium da Mediaset e le trattative potrebbero concludersi già a novembre.

Gli abbonati Sky potrebbero presto trovarsi un catalogo di contenuti ancora più vasto sulla piattaforma. Sì, perché secondo quanto emerso nelle scorse ore, Mediaset sembrerebbe in procinto di vendere alla società londinese tutta la sua piattaforma Premium. Un colpo niente male, dovuto all’incapacità dell’azienda di Milano di rilanciare Premium come avrebbe voluto.

Le negoziazioni si potrebbero concludere già il 1 novembre. D’altronde, sono davvero tanti gli utenti che non hanno rinnovato l’abbonamento a Premium negli ultimi mesi, in primis per via della mancanza della Serie A (colpa anche dell’intromissione di DAZN), che ogni anno aveva intrattenuto i sottoscritti al servizio durante i fine settimana. Inoltre, dalla scorsa primavera alcuni canali Premium riguardanti il cinema sono apparsi sulla piattaforma Sky (e viceversa), già quello un chiaro segno di come le due realtà – Sky e Mediaset – si stessero avvicinando. A oggi, un sacco di persone non farebbero mai ritorno alla pay tv di Mediaset e la società milanese questo lo sa bene, motivo in più per correre ai ripari.

La cessione sembrerebbe parte integrante degli accordi firmati con Sky lo scorso marzo. Attualmente, Premium comprende attività come l’assistenza ai clienti, la manutenzione tecnica e una serie di altri servizi che continueranno a esistere nella forma attuale ma, in caso di vendita, Sky avrà l’onere di completare l’acquisto in toto. Spetterà infine all’Antitrust dare il verdetto (il cui esame potrebbe richiedere fino a 45 giorni di analisi). Davvero un’occasione allettante per Sky, che riuscirebbe quindi ad accaparrarsi le esclusive Warner Bros. fino al 2020 e quelle Universal fino a dicembre.

Tutto questo potrebbe confermare le indiscrezioni che ormai circolano da circa sei mesi, non ci resta dunque che aspettare l’eventuale ufficialità.

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