Il mea culpa del Corriere.it

Il sito Web del Corriere della Sera ha sbagliato a citare alcune fonti sul suo sito. Sai che novità, penserà sarcastico qualcuno di voi, magari qualche blogger assetato di rivoluzione da New Media. Non è probabilmente la prima volta che accade, né sarà certamente l’ultima, eppure l’ultimo sfondone del Corrierone è stato latore di una bella novità.

Corredando con alcune righe di testo una fotogallery, la redazione del quotidiano è incorsa in un notevole errore, rilevato efficacemente da Elvira Boringhieri, grande esperta sul diritto d’autore, e riassunto (sì per i più pigri) da Alberto Dottavi su Infoservi.it:

Il fatto è che il Corriere.it ha ripubblicato le immagini della serie “Understanding art for geeks” di Paul The Wine Guy. Scaricato e copiato le immagini sui propri server (“riproduzione abusiva”), e non riconosciuto l’attribuzione se non a un generico “Flickr.com”. Che non è una fonte. La fonte è Paul.

Insomma un bel pasticcio (vedi il post di Luca), che per i mille rivoli della blogosfera è giunto sul desktop di Marco Pratellesi, responsabile della versione online del Corriere. Come tanti giornalisti che si occupano di quella strana bestia che è il Web, il buon Marco avrebbe potuto nascondere la testa sotto la sabbia come un provetto struzzo, attendendo la fine della inevitabile fase parossistica di spernacchi digitali. “Ecco, stai a vedere che ha fatto proprio così!” penseranno i prevenuti. Niente di più sbagliato.

Armato di tastiera e onestà, quella cosa strana contro cui molti sembrano essere vaccinati, Marco Pratellesi ha ammesso la débâcle del portale di via Solferino, chiedendo scusa ai lettori con un post richiamato anche in prima pagina. Una lezione di stile non tanto per i blogger che ogni giorno riversano nei loro angoli digitali fiumi di parole, ma per i tanti responsabili delle aree Web dei giornali, che si sentono spesso in diritto di compiere piccole – o grandi – smargiassate nei confronti dei più piccoli. Sto naturalmente generalizzando, ma una certa insofferenza della blogosfera verso i quotidiani è proprio dovuta a una particolare patologia: l’afontìsmo, la costante mancanza di citazioni di fonti che crea spesso buchi ingenerosi nella trama di quella enorme e magnifica tela che è il Web.

Crogioliamoci in questi momenti di puro entusiasmo per il futuro della Rete italiana. Inspirate tutti e gridate forte con me: dieci, cento, mille Pratellesi! Finché dura…

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