Firefox e Chrome, sicuri perché aggiornati

Secondo una recente ricerca, grazie ai sistemi di update automatico, Chrome e Firefox sono i browser più aggiornati e dunque mediamente più sicuri. Notizie meno buone per Safari e Opera a causa dei loro sistemi di aggiornamento maggiormente macchinosi
Secondo una recente ricerca, grazie ai sistemi di update automatico, Chrome e Firefox sono i browser più aggiornati e dunque mediamente più sicuri. Notizie meno buone per Safari e Opera a causa dei loro sistemi di aggiornamento maggiormente macchinosi

Gli utenti di Firefox e Chrome possono fare affidamento su browser maggiormente aggiornati rispetto a chi utilizza Opera o Safari. Sono queste le conclusioni di una recente analisi realizzata dalla divisione elvetica di Google in collaborazione con l’istituto di ricerca Swiss Federal Institute of Technology per verificare la frequenza negli aggiornamenti, e dunque il grado di sicurezza, degli applicativi più utilizzati per navigare sul Web dopo Internet Explorer.

Da poco reso pubblico, lo studio ha utilizzato le informazioni raccolte in forma anonima e aggregata dai server di Google sui browser delle decine di milioni di persone che quotidianamente accedono al famoso motore di ricerca. La ricerca ha così messo in evidenza come il 97% degli utenti di Chrome utilizzi la versione più aggiornata del browser a distanza di appena una ventina di giorni dal suo rilascio. Una media molto alta, resa naturalmente possibile dal sistema di aggiornamento automatico dell’applicativo sviluppato da Google, che non richiede alcun intervento diretto da parte dell’utente. Notevole anche il dato medio su Firefox: l’analisi ha rivelato come l’85% degli utenti del famoso browser open source utilizzi l’ultima versione dell’applicativo rilasciata tre settimane prima della rilevazione da parte dei ricercatori svizzeri.

Secondo gli autori della ricerca, la funzione di aggiornamento automatico di Chrome e il sistema di update particolarmente semplice e rapido di Firefox costituiscono una risorsa molto valida per mantenere i browser sempre aggiornati e dunque maggiormente sicuri per la navigazione online. I due sistemi semplificano l’esperienza d’uso degli utenti che, come dimostrano i dati, hanno maggiori possibilità di utilizzare sempre l’ultima versione degli applicativi per il browsing. Il confronto con gli altri browser conferma l’andamento messo in evidenza dalla ricerca.

In media, solamente il 53% degli utenti di Safari 3 è risultato essere in possesso dell’ultima versione dell’applicativo sviluppato e distribuito da Apple. Secondo i ricercatori, la causa va ricercata nella mancanza di un sistema di aggiornamento interno al browser, che fa invece affidamento sulla funzione “Aggiornamento Software” del sistema operativo che verifica la presenza di update ogni giorno, settimana o mese a seconda delle preferenze impostate dall’utente.

Ancora più bassa la media per Opera, con appena il 24% degli utenti in possesso dell’ultima versione aggiornata dal browser a causa di un sistema di update macchinoso e non sempre molto intuitivo per gli utilizzatori meno esperti. La ricerca non prende invece in considerazione Internet Explorer, il browser più utilizzato online. L’applicativo di Microsoft viene aggiornato, quando necessario, su base mensile contestualmente al rilascio degli update per il sistema operativo e le altre soluzioni software sviluppate da Redmond.

Il rilascio tempestivo degli aggiornamenti per i browser costituisce una delle principali armi per assicurare un buon livello di sicurezza ai sistemi collegati alla Rete. Le soluzioni per gli update automatici lasciano meno possibilità di scelta agli utenti, ma in compenso garantiscono una maggiore affidabilità dei sistemi; un compromesso accettabile, conclude la ricerca.

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