Viviane Reding: Apple non informa sulle garanzie

Il Commissario Europeo Viviane Reding ha redarguito Apple e gli Stati Membri sulla questione garanzie: la tutela del consumatore è scarsa.
Il Commissario Europeo Viviane Reding ha redarguito Apple e gli Stati Membri sulla questione garanzie: la tutela del consumatore è scarsa.

Torna in voga la polemica sulle garanzie per i prodotti Apple in Europa. Un caso nato in Italia e ora pronto a sbarcare negli altri paesi dell’Unione Europea, dove la Mela non garantirebbe un’assistenza gratuita di due anni, invitando invece gli utenti a sottoscrivere un contratto a pagamento. Sullo Stivale a Cupertino è stata comminata una maximulta, con l’obbligo di estendere a 24 mesi i suoi servizi. Oggi, però, è nientemeno che Viviane Reding a prendere la parola.

In un discorso rilasciato oggi alla stampa, il Commissario Europeo ha sottolineato come i governi non si sforzino a sufficienza per la protezione dei consumatori. E, per farlo, ha preso come esempio proprio il caso di Apple in Italia e nel resto del Vecchio Continente, ancora apparentemente restia a informare i clienti in modo corretto sulle tempistiche legali dei servizi di garanzia.

«Questo caso e le risposte che ho ricevuto mettono in luce che la Commissione non può restare a margine delle questioni che riguardano la messa in atto delle regole. L’approccio per la gestione di questi casi si è dimostrato molto diversificato e inconsistente a livello nazionale. Almeno in 21 stati membri, Apple non sta informando correttamente i consumatori sui diritti di garanzia legale di cui dispongono.»

Un maggiore sforzo, in definitiva, è chiesto dalla Reding affinché le istituzioni locali tutelino gli interessi dei consumatori, non lasciando impuniti casi simili a quelli della Mela Morsicata. Nel frattempo però, così come accaduto nel nostro Paese, anche le associazioni dei consumatori estere si stanno muovendo contro il colosso di Cupertino: Germania, Belgio, Lussemburgo e Portogallo fra i tanti, a cui si aggiunge un simile tentativo nella lontana Australia. Tutti richiedono a gran voce, e in modo del tutto lecito, che la Mela rispetti le normative delle nazioni e dei continenti in cui è sbarcata: se l’Unione Europea ha stabilito l’obbligo di 24 mesi di garanzia dal produttore, la Mela non può di certo sottrarvisi.

Al momento nessuna dichiarazione ufficiale è arrivata dalle parti della California, anche perché l’intervento della Reding è di pochi minuti fa e bisognerà quindi attendere il necessario fuso orario del Pacifico. Se ne saprà di certo di più nelle prossime ore.

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