Google Field Trip debutta in Europa

Google lancia anche in Europa, al momento esclusivamente nel Regno Unito, l'applicazione Field Trip per i dispositivi Android.
Google lancia anche in Europa, al momento esclusivamente nel Regno Unito, l'applicazione Field Trip per i dispositivi Android.

Lanciata nel mese di settembre per gli utenti USA, l’applicazione Google Field Trip per dispositivi Android raggiunge oggi l’Europa, anche se al momento è possibile scaricarla (gratuitamente dallo store Google Play) esclusivamente nel Regno Unito. Per chi non ne fosse a conoscenza, si tratta di un software che permette di scoprire location e punti d’interesse nelle vicinanze, in base alle informazioni che permettono al servizio di stabilire la posizione esatta dell’utente.

A differenza delle tante alternative disponibili in ambito mobile, il punto di forza di Google Field Trip è rappresentato dalla sua capacità di funzionare in background e mostrare suggerimenti o informazioni in modo del tutto automatico. Passeggiando o spostandosi in automobile, ad esempio, l’app notifica all’utente quando ci si trova nei pressi di un monumento, oppure ci si sta avvicinando a un luogo che merita di essere visitato. Ovviamente lo stesso avviene con bar, ristoranti o altre attività commerciali, permettendo così a bigG di potenziare il proprio business legato all’advertising in mobilità.

[youtube]zusjUjaiWJQ[/youtube]

Una sorta di evoluzione per il concetto di realtà aumentata, sempre più presente su smartphone e tablet come dimostra il recente esordio del gioco Ingress. Non a caso gli sviluppatori sono gli stessi, ovvero quelli del team Niantic Project, specializzato proprio in questa tipologia di applicazioni.

Google Field Trip prevede due modalità di utilizzo: la prima è denominata Explorer Mode e visualizza sul display notifiche relative alla totalità dei punti d’interesse che si trovano nelle vicinanze del dispositivo, mentre la seconda, Feeling Lucky Mode, segnala solamente i più importanti. Non manca però la possibilità di navigare manualmente sulla mappa inclusa nel software, alla ricerca di ciò che si vuole scovare, con le location meticolosamente suddivise per categorie. I primi test condotti in territorio britannico parlano comunque di un software da perfezionare: se Londra è ben coperta con centinaia di segnalazioni, lo stesso non vale per città come come Birmingham o Manchester. Con tutta probabilità l’app giungerà in futuro anche nel nostro paese.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti