Visa compra CyberSource perchè teme PayPal

Visa, con un esborso da 2 miliardi di dollari, ha fatto proprio il gruppo CyberSource attivo nei pagamenti online con clienti quali British Airway, Google o Facebook. E Visa ammette il motivo dell'operazione: il timore per la crescita di PayPal e affini
Visa, con un esborso da 2 miliardi di dollari, ha fatto proprio il gruppo CyberSource attivo nei pagamenti online con clienti quali British Airway, Google o Facebook. E Visa ammette il motivo dell'operazione: il timore per la crescita di PayPal e affini

Il gruppo Visa ha ufficializzato un’operazione da 2 miliardi di dollari con cui si è acquisita la compagnia CyberSource. La stretta di mano è costata 26 dollari per azione e verrà conclusa entro il quarto trimestre dell’anno. Con questa iniziativa Visa allunga le mani sull’ecommerce testimoniando un interesse sempre più forte nel settore e la necessità di dotarsi dei giusti strumenti per poter sfidare la concorrenza sul campo.

«CyberSource è una industria leader che gioca un ruolo nella gestione di circa il 25% di tutto l’ammontare delle transazioni ecommerce negli Stati Uniti. La compagnia serve più di 295 mila venditori tramite le soluzioni CyberSource e Authorize.net. Tra i clienti CyberSource vi sono British Airways, Home Depot, Facebook, Google e molte piccole attività»: così Visa spiega l’operazione, delineando una acquisizione di alto profilo con la quale il gruppo fa proprio un nome già avviato e riconosciuto nell’ambito che il gruppo acquirente intende ora invadere.

Nelle note rilasciate agli investitori Visa sottolinea il ruolo della CyberSource nelle valutazioni di rischio, nelle soluzioni di pagamento online e nella capacità di accelerare le attività di crescita della casa madre. «Assieme, Visa e CyberSource aiuteranno i venditori ad aumentare le proprie entrate minimizzando al tempo stesso le perdite monetarie causate da frodi».

Joseph Saunders, Presidente e CEO Visa, ha spiegato il proprio punto di vista ai microfono Reuters offrendo un ulteriore spunto interpretativo: «stiamo guardando con attenzione a PayPal ed alle altre compagnie che entrano nello spazio dell’ecommerce e siamo ovviamente preoccupati che la cosa possa avere conseguenze sul nostro market share». Saunders indica l’acquisizione della CyberSource come una reazione a questo pericolo, nel tentativo di creare in rete un nuovo polo di pagamenti in grado di ostacolare le ambizioni altrui posizionando altresì Visa ai vertici del mercato così come succede nel mondo offline. Due miliardi di dollari che però sembrano qualcosa di più di una semplice ostruzione: il mercato online è in continua crescita e le stime JP Morgan indicano un trend positivo in doppia cifra già confermato anche per il prossimo futuro.

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