A Parigi il G8 della Rete

I nomi più grandi del Web e della politica per disegnare un nuovo scenario. All'Eliseo, dove sono nate le leggi più restrittive.
I nomi più grandi del Web e della politica per disegnare un nuovo scenario. All'Eliseo, dove sono nate le leggi più restrittive.

Le più grandi teste d’uovo, i potenti della Terra e i grandi interessi tutti assieme, per un summit internazionale della Rete. Nei prossimi due giorni tutto il mondo di Internet di fatto guarderà all’Eliseo, dove il presidente Nicolas Sarkozy ha inaugurato il primo e-G8 forum della storia.

Il presidente ha cominciato mettendo le mani avanti, assicurando che non è mai stata sua intenzione controllare la Rete:

“Piuttosto aprire un dialogo proficuo tra governi e gli attori di Internet. C’è una contraddizione straordinaria nel dire che Internet abolisce le frontiere, ma poi continuare a fare come se le regole potessero essere solo nazionali.”

Di cosa si parlerà in questi due giorni? In programma ci sono molti dibattiti, sui temi più caldi di questi ultimi mesi (e di cui abbiamo spesso parlato): la neutralità della Rete, la gestione delle informazioni cloud, il rapporto fra giornalismo tradizionale e blogosfera. Tutti temi sui quali è stato fin qui impossibile trovare una legislazione internazionale.

Prospettiva peraltro poco accattivante, per alcuni, soprattutto se il modello adottato in futuro dai paesi partecipanti (che firmeranno un documento comune da lasciare ai politici del G8 impegnati nel forum “maggiore”) dovesse essere proprio quello francese, tra i più restrittivi e punitivi con la famigerata legge Hadopi (Haute Autorité pour la diffusion des oeuvres et la protection des droits sur l’Internet).

Al forum parteciperanno anche i massimi responsabili di Facebook, Google, Wikipedia, LinkedIn e molte altre realtà. A Mark Zuckerberg spetterà di chiudere il summit domani sera, davanti ai giornalisti di tutto il mondo, in in colloquio con Maurice Lévy, amministratore delegato di Publicis e organizzatore dell’evento.

L’idea è che politica e Web comincino a lavorare assieme, perché finora giocare a guardie e ladri non ha sortito alcun effetto.

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