Tim Cook con Michelle Obama allo Stato dell'Unione

Tim Cook sarà ospite oggi al discorso sullo Stato dell'Unione di Barack Obama: è un invitato ufficiale della First Lady Michelle.
Tim Cook sarà ospite oggi al discorso sullo Stato dell'Unione di Barack Obama: è un invitato ufficiale della First Lady Michelle.

Tim Cook parteciperà all’annuale conferenza sullo Stato dell’Unione che Barack Obama terrà quest’oggi al Congresso statunitense, alle 19 ore locali. Il CEO di Apple sarà un ospite d’onore della First Lady Michelle Obama, assieme alle vittime da arma da fuoco, Bobak Ferdowski della missione Curiosity e molti altri invitati.

Il discorso sullo Stato dell’Unione è un tradizionale evento con cui il Presidente degli Stati Uniti espone al Congresso la sua visione d’insieme sulla nazione, oltre che la propria agenda programmatica. Si tratta di un appuntamento ufficiale di grande rilievo e, come consuetudine, vi sono invitati i personaggi più importanti dell’ultimo anno a stelle e strisce.

Non è di certo una novità che un rappresentante di Apple, o comunque un personaggio legato indirettamente all’azienda, venga scelto per un così importante evento. Lo scorso anno, ad esempio, è stato il turno della vedova di Steve JobsLaurene Powell – elogiata dallo stesso Obama per il suo supporto a uno degli uomini più geniali mai nati negli states. Quest’anno tocca a Tim Cook, probabilmente scelto perché Apple è una delle aziende più importanti a stelle e strisce, il simbolo del successo economico anche in un periodo di profonda crisi.

I rapporti tra l’amministrazione Obama e la Mela sono sempre stati buoni, anche perché pare che il Presidente sia un melauser sfegato. Già Jobs ebbe modo di incontrare il Presidente nelle più svariate occasioni, tra cui una cena ufficiale pochi mesi prima della sua morte, e non è di certo la prima volta che la First Family incontra Cook. Qualche anno fa vi è stata un po’ di maretta tra il Congresso e Apple, considerato come gran parte dei capitali della società siano all’estero, ma pare che la questione sia stata rapidamente risolta.

E forse a spingere la pace tra le istituzioni nordamericane e Cupertino sono stati anche i buoni propositi fatti da Cook per la crescita dell’economia locale, con l’annuncio in dicembre dell’avvio di una linea di produzione totalmente made-in-USA e con un investimento da 100 milioni di dollari da parte di Apple. Un fatto preso più che positivamente dall’opinione pubblica e dalla politica a stelle e strisce, perché il successo e i 137 milioni di liquidità della Mela sono certamente una risorsa su cui gli States vogliono puntate. E dato l’invito formale, pare proprio che vi sia tutto l’interesse per mantenere ottimi rapporti nei confronti dell’azienda più ammirata negli ultimi 5 anni, fuori e dentro i confini della Nazione.

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